“Il voto delle Regionali in Sicilia ha riportato indietro l’isola verso problemi mai risolti, come l’acqua e i rifiuti, che sono gravi, ma da 20 anni. Siamo una regione che è sempre nell’emergenza, se piove ci sono le frane se non piove c’è la siccità. Abbiamo mancanza di investimenti. E i fondi Ue non si spendono, e forse ci vorrebbe una regia nazionale”.

Lo ha detto il leader di Liberi e uguali, Pietro Grasso, incontrando i giornalisti a Catania. Secondo Grasso “manca nella campagna elettorale il tema del Mezzogiorno”, eppure, sottolinea, “se riparte il Mezzogiorno riparte tutto il Paese, non può essere – ha aggiunto – soltanto un serbatoio di voti e un posto dove portare i prodotti realizzati al Nord, non può essere un vuoto a perdere da richiamare alle armi quando serve il consenso…”.

Il Presidente del Senato, ex procuratore nazionale antiamafia eprocuratore di Palermo che ha seguito l’inchiesta sul presidente della Regione Totò Cuffaro parla ormai da candidato di Leu e null’altro. Grasso attacca sui principali tema della campagna elettorale “Ero bambino quando si parlava di Ponte sullo Stretto, e ogni vigilia di campagna elettorale esce questo tema. Ma sarebbe un Ponte tra due deserti, la Sicilia e la Calabria, dove ancora c’è il binario unico, la rete ferroviaria non elettrificata e dove ci sono ancora locomotrici diesel. Prima rilanciamo la Sicilia sul profilo dello sviluppo sostenibile e dopo, magari, pensiamo eventualmente a collegare l’isola a l’Italia peninsulare”.

“Le paure non bisogna alimentarle, gettando benzina sul fuoco, ma bisogna accompagnarle, spiegarle e fare comprendere che i temi della sicurezza sono distinti da immigrazione e accoglienza. E chi fa il contrario affronta in modo sbagliato i problemi, cercando di sfruttarli sul piano della propaganda elettorale, cosa a cui noi non ci prestiamo. Non è tema di propaganda elettorale, ma un tema politico di cui parlare nel momento in cui si mette a rischio la tenuta democratica del Paese se si inneggia alla violenza e si giustifica una certa violenza”.

Ma le esternazioni di Grasso non sono piaciute al Presidente della Regione Nello Musumeci per il quale “Il presidente del Senato, Piero Grasso, pare sia l’unico a non essersi accorto che le elezioni regionali in Sicilia abbiano spazzato via quella Sinistra che ha governato l’Isola ininterrottamente dal 2009 al 2017. Otto anni senza mai affrontare, tra gli altri, i problemi idrici e dei rifiuti che, adesso, noi siamo chiamati a risolvere. Siamo concordi con Grasso, e lo ringraziamo, per avere preso atto del fallimento di quella classe politica, la stessa che nel 2013 lo ha, prima, candidato e, poi, eletto presidente del Senato”.

“Stia sereno Grasso: il mio governo – aggiunge Musumeci – nei prossimi cinque anni saprà fare della Sicilia un modello positivo di crescita nella stagione del riscatto del Mezzogiorno d’Italia”.