“Carlo Calenda ha scoperto solo oggi la storia politica di uno dei pilastri di Azione in Sicilia? Crediamo a ben ragione che non sia così. E’ invece piuttosto evidente che il suo no alla lista Stati Uniti d’Europa non abbia mai avuto motivazioni politiche, con una grave responsabilità nei confronti di quegli elettori dell’area liberale e riformista divisi in Italia ma insieme in Europa. – così in una nota Palmira Mancuso, coordinatrice regionale di Più Europa.

“Il passaggio di Giuseppe Castiglione a Forza Italia, dove Totò Cuffaro ha trovato posto attraverso l’alleanza con Noi Moderati, indica piuttosto come in Sicilia si stia riportando indietro l’orologio della politica. Il “cuffarismo” senza Cuffaro è sopravvissuto attraverso  

uomini e donne che hanno saputo mantenere il proprio consenso elettorale di elezione in elezione, e oggi sono nuovamente pronti a gestire quel potere che ha lasciato la nostra regione fuori dagli standard europei in termini di servizi, mobilità, formazione. Con Più Europa stiamo cercando di dare un messaggio ai giovani siciliani, molti dei quali ci voteranno fuorisede, grazie allo sforzo di una iniziativa parlamentare finalizzata anche a questo. I giovani meglio di altri riconoscono il valore della cittadinanza europea. La lista Stati Uniti d’Europa dalla Sicilia su questo può mandare un messaggio di speranza.”

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