Un’intera comunità si è stretta attorno alla famiglia dell’84enne, Salvatore Maggiore, tragicamente scomparso dopo, sembrerebbe, essere stato aggredito da un branco di cani corso nella sua campagna di contrada Amalfitano a Bagheria.
La cerimonia si svolta nella basilica Soluntina di Santa Flavia, gremita di amici, parenti e conoscenti. Il feretro, portato a spalla, ha attraversato via Mondello, la strada dove l’anziano viveva con la moglie Maria Domenica.
L’ultimo saluto a Salvatore
Nelle prime file, visibilmente commossi, la moglie, i figli Guglielmo, Anna Maria, Maria Angela e Adelaide, insieme agli otto nipoti. Presenti anche il sindaco Giuseppe D’Agostino e vari rappresentanti dell’amministrazione comunale. La cerimonia è stata officiata da padre Giovanni Pipia, con la partecipazione di altri presbiteri. Durante l’omelia, il sacerdote ha sottolineato il dramma vissuto non solo dai familiari, ma dall’intera comunità: “La vita e la morte ci pongono davanti a realtà spesso inaspettate, e questa tragedia ci colpisce con una sofferenza ancora più intensa”.
Il parroco ha ricordato con affetto la figura di Salvatore Maggiore, descritto come un uomo dedito al lavoro e alla famiglia, con una passione particolare per i fiori. “Nel periodo della pandemia, i suoi erano gli unici fiori presenti in chiesa”, ha raccontato padre Giovanni. “Raccoglieva strelitzia e le donava, come gesto di amore e generosità. Quel giorno, come tanti altri, era uscito solo per raccogliere fiori, ma la sua giornata si è trasformata in tragedia”.
La figlia Anna, con la voce spezzata dalla commozione, ha voluto dedicare un pensiero al padre al termine della funzione: “Hai sempre lavorato con impegno, trasmettendoci valori importanti. Stavi vivendo il tuo meritato riposo, con la stessa gioia e vitalità di un tempo. Quel giorno eri semplicemente andato a raccogliere dei fiori, nulla di più. Hai lottato con tutte le tue forze per tornare da noi. Noi, Guglielmo, Maria Angela e Adelaide, ci impegneremo affinché tu possa ottenere giustizia. Non ci fermeremo e non avremo paura”.
L’autopsia
Sul fronte delle indagini, l’autopsia ha evidenziato gravi lesioni alle gambe e alle braccia. Tuttavia, sarà necessario attendere ulteriori esami istologici e analisi del Dna sugli animali coinvolti per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto.






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