Vertici della sanità trapanese a rapporto da Schifani come da copione consolidato in occasione della crisi dell’ospedale Villa Sofia di due mesi fa. Il presidente della Regione Renato Schifani, al termine della riunione con l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni (nel pomeriggio del 3 marzo), ha deciso di convocare, nel pomeriggio del giorno seguente (4 marzo) a Palazzo d’Orléans, il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce e Danilo Greco, per approfondire la vicenda dei ritardi nell’elaborazione e nella consegna dei referti istologici.

La vicenda

La vicenda parte da un referto istologico in ritardo e da una denuncia alla procura di Marsala per sottolineare come questo ritardo possa mettere a rischio la vita dei pazienti. L’ultimo allarme della sanità siciliana è arrivato da Trapani e nonostante il manager dell’Asp abbia promesso di porre rimedio a questa situazione generalizzata entro fine mese, oggi è sceso in campo il Presidente della Regione di persona.

Vertice a Palazzo d’Orleans

Il primo passo è stato l’incontro oggi pomeriggio, a Palazzo d’Orléans, con l’assessore alla salute Daniela Faraoni e i due dirigenti generali Salvatore Iacolino e Giacomo Scalzo. Non è bastata, evidentemente, a Schifani, la presa di coscienza da parte dell’Asp.

A rispondere all’allarme era stata la direzione generale dell’Asp di Trapani confermando l’impegno a chiudere entro il 31 marzo 2025 tutti i referti istologici relativi al 2024 e refertare tutti i campioni istologici pervenuti dai presidi ospedalieri del territorio di pertinenza entro il mese di gennaio 2025.

La prima risposta dell’Asp di Trapani

Nei giorni scorsi, il manager dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, in una nota aveva anche sottolineato la determinazione di un netto cambio di passo rispetto al pregresso e la piena volontà di migliorare l’efficienza operativa e la risposta sanitaria.

“L’ottimizzazione della gestione dei processi di refertazione è un punto prioritario della programmazione aziendale – ha detto Croce – Dal momento in cui sono emerse le criticità legate ai tempi di attesa relativi ai referti, ho immediatamente attivato una serie di convenzioni con Asp Catania, Azienda Ospedaliera Garibaldi di Catania e Policlinico di Palermo, al fine di esaurire nel più breve tempo possibile tutto l’arretrato. Inoltre – ha aggiunto – allo scopo di accelerare la refertazione dei campioni istologici, con particolare riferimento alle biopsie osteo midollari, è stato avviato con una azienda privata un apposito servizio di processazione e refertazione dei campioni, e ad oggi ammontano complessivamente a 2058 i casi istologici evasi, mentre ne restano ancora da esaminare 244. Alla base del problema – ha sottolineato il manager – è la grave carenza di medici specialisti in Anatomia patologica che ha comportato macro criticità nella possibilità di rispettare la tempistica, considerata la presenza in azienda di tre dirigenti medici fino a dicembre 2024, a fronte di una dotazione organica che prevede nove unità. Per questo, è stato emanato un concorso pubblico per la copertura di 4 posti di dirigente medico di Anatomia patologica. Queste iniziative sono indicate dettagliatamente in una relazione già inviata al direttore generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute”.

Opposizione 5 stelle “Sembra un film dell’orrore”

“I clamorosi e indecenti ritardi dei referti oncologici non sono che l’ultimo episodio di un film dell’orrore che le disfunzioni della nostra sanità, frame dopo frame, stanno purtroppo confezionando” dice il coordinatore regionale per la Sicilia del Movimento 5 stelle Nuccio Di Paola.

“Lo stoico impegno dei bravissimi medici, infermieri e operatori del settore che si fanno in quattro per turare le falle purtroppo non basta più. Schifani finora è stato bravo solo ad annunciare pezze tardive e a chiedere scusa dopo i fattacci, non a risolvere i problemi. I siciliani sono stanchi, vogliono risposte vere e non chiacchiere, lo stiamo riscontrando anche nelle assemblee tematiche che stiamo facendo in questi giorni nei comuni siciliani e lo ribadiremo plasticamente con una manifestazione di piazza a maggio”.