Il costo dell’abitare rappresenta una delle voci di spesa più pesanti per le famiglie italiane, e nel 2025 l’aumento generale delle spese domestiche sta impattando il bilancio di milioni di persone. Tuttavia, la Sicilia si conferma una delle regioni più convenienti per chi cerca casa, sia in affitto che acquistandola con un mutuo. A rivelarlo è un’analisi condotta dal Centro Studi di Gromia, piattaforma di intermediazione immobiliare, che ha esaminato i costi medi di affitti, mutui e utenze domestiche in tutta Italia.

Sicilia tra le regioni più economiche: affitti sotto la media nazionale

Secondo lo studio, la Sicilia si posiziona tra le cinque regioni più economiche d’Italia per il costo della casa. In particolare:

  • Affitti: il canone medio in Sicilia è di 616 euro al mese, il quarto più basso tra le regioni italiane.
  • Mutui: chi acquista casa con un mutuo paga in media 499,55 euro di rata mensile, la quinta meno cara nel Paese.
  • Bollette: la Sicilia registra la spesa più bassa d’Italia per le utenze domestiche, con una media di 176,67 euro al mese.

Questi numeri rendono l’isola una delle destinazioni più convenienti per chi cerca una soluzione abitativa a costi sostenibili, soprattutto se confrontata con regioni dove il costo della casa è particolarmente elevato.

Il confronto con le regioni più care

Dall’altro lato dello Stivale, le famiglie che vivono in regioni come Lombardia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna devono far fronte a costi molto più alti. In Lombardia, ad esempio, il canone medio di affitto è di 1.544 euro al mese, mentre in Trentino-Alto Adige la rata del mutuo arriva a 821,13 euro mensili. Anche il Veneto si distingue per costi elevati, con una bolletta media di 226,08 euro, la più alta d’Italia.

A fronte di questi numeri, vivere in Sicilia si rivela una scelta strategica per chi cerca di contenere i costi dell’abitare, potendo godere di una qualità della vita elevata, un clima favorevole e un mercato immobiliare ancora accessibile.

Un’opportunità per i giovani e i lavoratori in smart working

Il basso costo della casa in Sicilia potrebbe rappresentare un’opportunità per chi desidera trasferirsi nell’isola, soprattutto per giovani professionisti e lavoratori in smart working. La crescente diffusione del lavoro da remoto sta rendendo sempre più attrattive le regioni con affitti accessibili e un costo della vita sostenibile, e la Sicilia potrebbe trarne beneficio, attirando nuovi residenti e incentivando il ripopolamento di alcune aree.

Prospettive future: il mercato immobiliare siciliano reggerà?

Nonostante i costi relativamente bassi, il mercato immobiliare siciliano dovrà affrontare sfide importanti nei prossimi anni. Il calo demografico, l’emigrazione giovanile e la necessità di riqualificare il patrimonio edilizio potrebbero influenzare l’andamento dei prezzi. Tuttavia, la crescente attenzione per le seconde case e il turismo residenziale potrebbero compensare queste tendenze, rendendo la Sicilia una meta sempre più ambita per investitori e nuovi residenti.

L’analisi del Centro Studi Gromia offre una fotografia chiara del costo della casa in Italia e conferma che, nonostante le difficoltà economiche generali, la Sicilia resta una delle regioni più convenienti per chi cerca una soluzione abitativa accessibile. Resta da vedere se questa convenienza si tradurrà in un’opportunità di crescita per il mercato immobiliare dell’isola o se il fenomeno resterà circoscritto a un vantaggio di breve periodo.