Addio a Giuseppe Filicicchia, volto simbolo del presepe vivente di Termini Imerese. Scomparso prematuramente a sessant’anni, dopo aver lottato contro una malattia, “Peppe” com’era chiamato da tutti, lascia un vuoto profondo nella comunità termitana. Il suo impegno nel sociale, nella parrocchia del Carmelo e il suo entusiasmo nell’animare la vita culturale e religiosa della città, sono testimonianze concrete del suo altruismo.

I funerali si terranno oggi, 12 aprile, nella chiesa Maria del Carmelo alle 15.30, comunità parrocchiale al quale Peppe era particolarmente legato.

Chi era Peppe Filicicchia

Chiunque abbia visitato il Presepe Vivente negli ultimi anni, nella suggestiva cornice della Chiesa dell’Annunziata, ricorderà la sua figura accogliente: gentile, disponibile, sempre con il sorriso. Peppe accoglieva i visitatori al termine del percorso con una presenza discreta ma essenziale, diventando per molti l’anima silenziosa e luminosa della manifestazione.

Peppe credeva nel valore del presepe vivente come momento di unione e riscoperta delle tradizioni. Era felice di vedere la chiesa dell’Annunziata tornare a vivere proprio grazie a quell’iniziativa, tanto amata dai cittadini quanto riconosciuta a livello regionale. Oggi Termini Imerese perde uno dei suoi “custodi del cuore”, un uomo che ha saputo donarsi con discrezione e generosità.

“Ti voglio ricordare così, sorridere . Ŕ.I.P. caro amico mio” scrive Nino Fiorellino, amico di Giuseppe.