I professori Antonio Pesce e Antonio Di Cataldo, illustri esponenti della chirurgia siciliana, sono stati invitati al 17° Congresso della International Society of Experimental Microsurgery (ISEM), che si è svolto dal 15 al 17 maggio 2025 a Kanazawa, in Giappone. L’evento, presieduto dal prof. Shintaro Yagi, ha visto la partecipazione di numerosi esperti provenienti da tutto il mondo.

Il congresso si è configurato come un momento di confronto di altissimo livello, durante il quale è stata rimarcata l’importanza strategica della microchirurgia sperimentale all’interno dei percorsi formativi dei giovani medici. Questa disciplina, infatti, rappresenta una palestra fondamentale per acquisire abilità tecniche e capacità operative.

Il valore formativo della microchirurgia sperimentale

La microchirurgia si distingue per l’impiego di strumenti miniaturizzati e per l’esecuzione di procedure complesse sotto microscopio. Ciò consente ai giovani chirurghi di affinare competenze fondamentali come la coordinazione mano-occhio, la destrezza manuale e la precisione nei movimenti.

Oltre all’aspetto tecnico, l’addestramento in microchirurgia riveste un ruolo importante anche nello sviluppo di soft skills come la gestione dello stress in situazioni critiche, la capacità di pianificazione e l’approccio strategico al gesto chirurgico. Questo tipo di formazione rappresenta quindi un vantaggio competitivo nel contesto sanitario moderno.

Workshop pratici e nuove linee guida cliniche

Durante l’evento, il prof. Antonio Pesce ha preso parte attiva a un workshop dedicato alla formazione pratica, incentrato sull’uso di modelli sintetici per l’apprendimento delle tecniche di anastomosi vascolare. Il laboratorio ha suscitato grande interesse tra i partecipanti, grazie all’impostazione interattiva e all’alto livello didattico.

Inoltre, il prof. Pesce ha presentato i risultati di una recente Consensus Conference promossa congiuntamente dalla Società Italiana di Ricerche in Chirurgia (SIRC) e dalla Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma (SICUT). Lo studio si è focalizzato sulla gestione dei pazienti fragili e ad alto rischio chirurgico affetti da colecistite acuta moderata-severa.

Tale lavoro, frutto della collaborazione tra chirurghi, radiologi interventisti e gastroenterologi, ha portato all’elaborazione di un protocollo multidisciplinare volto a migliorare la gestione clinica in urgenza. Le conclusioni presentate rappresentano un passo importante verso un trattamento più sicuro e standardizzato di questi casi complessi.

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