Centinaia di dipendenti della Lidl hanno manifestato oggi anche in Sicilia nell’ambito dello sciopero nazionale proclamato da Filcams Cgil, Fiascat Cisl e Uiltucs Uil. I lavoratori protestano per il mancato accordo sul contratto integrativo. Allo sciopero hanno aderito la stragrande maggioranza dei dipendenti, in tutte le province ci sono state punte di adesione del 90% e numero punti vendita tra i 65 dell’Isola sono rimasti chiusi.
A Palermo le sigle hanno manifestato nel supermercato di viale Regione Siciliana dove quasi tutti i dipendenti hanno incrociato le braccia.
Per Ida Saja, segretario generale della Uiltucs Sicilia, “auspichiamo che lo sciopero di oggi, che ha avuto una fortissima grandissima adesione, possa contribuire a far ripartire il dialogo in maniera proficua. Avevamo portato al tavolo delle trattative l’esigenza dei lavoratori di avere salari dignitosi e di avere una organizzazione del lavoro sostenibile, ma Lidl si è limitato a proporre un misero bonus di un centinaio di euro come integrazione al salario. Inoltre va rivisto l’impianto organizzativo che è composto per oltre il 70 % da part time non volontari, causando un eccessivo sfruttamento della flessibilità”.
Elisa Camellini, segretario generale Filcams Cgil Sicilia, ha spiegato che “i lavoratori protestano per il trattamento economico e salariale in una fase difficile per il Paese. Quello che chiediamo è un salario integrativo dignitoso per dei lavoratori con dei carichi di lavoro elevati. Non si possono presentare con un centinaio di euro di indennità a fronte di fatturati miliardari. I lavoratori stanno rispondendo bene alla protesta e diversi punti vendita come quello di Carini sono chiusi”.
Stefano Spitalieri, segretario generale Fisascat Cisl ha ricordato che “abbiamo proposto un premio di risultato ai lavoratori, perché la Lidl in Sicilia ha espanso i suoi fatturati e crediamo che sia arrivato il momento di premiare i lavoratori che hanno contribuito e fortemente determinato questi risultati, per cui meritano di ottenere risposte concrete”.






Commenta con Facebook