“Per pagare, almeno in parte, mesi di stipendi arretrati la Regione ha destinato un contributo straordinario ai Consorzi di Bonifica di Ragusa e Agrigento. Bene. Ma i lavoratori chiedono certezze. Riforma e risorse, investimenti e stabilità: ecco cosa rivendichiamo da sempre per garantire un comparto da cui dipendono presente e futuro dell’Agricoltura e dell’Ambiente in Sicilia”.

 Lo afferma il segretario generale di Filbi-Uila Sicilia, Enzo Savarino, che esprime “solidarietà ai dipendenti del Consorzio di Agrigento in assemblea permanente a Ribera ormai da giorni” e rivendica “il rispetto di un diritto elementare, qual è quello alla retribuzione”. “Ormai da anni – aggiunge l’esponente sindacale – gli enti di Bonifica, particolarmente a Ragusa e Agrigento ma non solo, sono segnati da ritardi nei pagamenti che penalizzano ingiustamente i lavoratori e le loro famiglie. Malgrado ciò, il personale dei Consorzi assicura quotidianamente con generosità e competenza la propria opera rimanendo sempre in attesa che la Regione proceda finalmente nella riorganizzazione del settore con una buona legge di riforma. E che proceda nelle stabilizzazioni, previste dalle norme in vigore ma realizzate soltanto in misura del tutto inadeguata rispetto a buchi di organico persino troppo evidenti”.

 Enzo Savarino conclude: “Nel corso di una recente assemblea unitaria a Ragusa abbiamo ribadito ai deputati presenti le legittime aspettative dei lavoratori della Bonifica. Come quelli iblei e agrigentini, che paradossalmente si sono ritrovati con il congelamento dei loro stipendi a pagare per l’incapacità dell’ente a far fronte agli impegni verso i fornitori e ai conseguenti pignoramenti. Il contributo straordinario erogato in queste ore rappresenta, dunque, una risposta alle iniziative, alle proteste della Filbi Uila insieme con Fai e Flai. Resta, comunque, una soluzione-tampone mentre crescono anche altrove i timori per l’insostenibilità della condizione di undici enti consortili, nessuno escluso, che avvertono sempre più l’urgenza di una riforma giusta oltre che della nomina di commissari incaricati di sanare i debiti esistenti”.


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