Nuova aggressione nel centro storico ai danni di commercianti. Un gruppo di persone, ieri pomeriggio, ha fatto irruzione nel locale la Cioccolateria Lorenzo in via 4 Aprile proprio di fronte al palazzo Palagonia, sede del sindaco, e hanno aggredito alcuni dipendenti. Pare che il motivo della spedizione punitiva sia un cassonetto posizionato male, giusto qualche metro. Tutto davanti ai clienti. L’attacco, secondo quanto racconta il titolare in un post pubblicato sui social, non è stato un caso.

“L’obiettivo sarebbe stato Enzo” si legge nel racconto, una delle figure più riconoscibili del locale, che per una coincidenza insolita non si trovava lì. La violenza, quindi, si è riversata su chi era presente: i membri dello staff, “Peppe, Chiara, Peppino e Giovi”. I ragazzi, colti di sorpresa e spaventati, si sono chiusi dentro il locale per proteggersi. Nessuno di loro ha riportato gravi ferite, ma lo choc è stato forte. “Ci sentiamo sfiniti – si legge – per la notte in ospedale, le ore in caserma, il tempo passato a contenere la paura, a ricompattare i pensieri. Per questo, oggi per la prima volta da dicembre 2011, la Cioccolateria ha deciso di non aprire”. Una scelta dolorosa, comunicata con un messaggio pubblico rivolto a clienti, amici, vicini che da anni frequentano il locale. “Siamo un’azienda strana – prosegue – ci pensiamo famiglia, confondendo a volte i confini tra lavoro, amicizia e relazioni personali. Ma questo siamo, così abbiamo cominciato, ed è difficile cambiare”.

“Ci fa male – si legge ancora nel messaggio – che i nostri collaboratori abbiano subito violenza nel posto in cui dovrebbero sentirsi sereni e protetti. E ci addolora che anche i clienti presenti in quel momento siano stati messi in pericolo”.

L’aggressione, secondo quanto emerge dal racconto, sarebbe stata scatenata da un gesto banale: un cassonetto dei rifiuti messo in una posizione considerata sbagliata. Un pretesto che però ha scatenato una violenza sproporzionata.

Palermo è una città difficile – scrive Lorenzo – involuta per tante cose. Ma vogliamo continuare a credere che sia possibile essere diversi, che accanto a chi usa la forza per punire, ci siano ancora persone capaci di tendere una mano, abbracciarti, sorriderti”.

Il messaggio si chiude con un ringraziamento a tutto lo staff: «Chiara, Federica, Peppe, Peppino, Kirolos, Ada, Emma e Giovi: vi vogliamo bene. Con la speranza che quella porta, chiusa ieri per proteggersi, possa presto riaprirsi per accogliere ancora una volta la città».

Sui social, i clienti più affezionati hanno già fatto partire un tam tam: “Giovedì vediamoci tutti alle 10 alla Cioccolateria – scrivono sotto i commenti e su altri post – sosteniamo chi non si arrende mentre in centro storico stanno accadendo cose inenarrabili”.