E’ stato formalizzato stamane nella stanza del sindaco di Siracusa il rimpasto nella giunta: nella squadra di Francesco Italia sono entrati Luciano Aloschi, in quota Mpa prendendo il posto di Salvatore Cavarra, Andrea Firenze e Giuseppe Casella e Sergio Imbrò, legati alla sfera del primo cittadino entrando in sostituzione di Salvatore Consiglio e Teresella Celesti e Fabio Granata, e Palma Daniela Vasques, in rappresentanza di Franco Zappalà, della lista Fuori sistema Siracusa.

Le deleghe

Aloschi si occuperà di Igiene urbana e Verde pubblico, Casella andrà al Decentramento, Firenze avrà le deleghe della Pubblica illuminazione, Imbrò tornerà alla Protezione civile, Vasques si occuperà di Servizi demografici e Tutela degli animali. Il sindaco ha preferito trattenere per se la delega alla Cultura, Turismo, e Università.

Nuovo Capo di Gabinetto, Gibilisco al posto di Giansiracusa

Si è dimesso da assessore allo Sport, Giuseppe Gibilisco, nominato nell’estate del 2023 dopo le elezioni amministrative, legato  alla lista Oltre di Fabio Granata, ma è rimasto “disoccupato” per poche ore, essendo stato nominato Capo di Gabinetto del Comune di Siracusa al posto del dimissionario Michelangelo Giansiracusa, già oberato di lavoro, considerato che ricopre il ruolo di sindaco di Ferla e di presidente del Libero Consorzio di Siracusa.

In realtà, Giansiracusa si era messo in aspettativa nei mesi scorsi e le dimissioni sono state formalizzate il primo di luglio ma per motivi di strategia politica si è deciso di non diffonderle. Il sindaco di Siracusa, che comunque attende il nulla osta della Guardia di finanza in quanto Gibilisco è componente delle Fiamme gialle,   ha voluto evidentemente premiare l’ex campione del mondo di salto con l’asta, ma gli ha anche lanciato un messaggio tra il serio ed il faceto: “per questo ruolo serve più diplomazia”.

Gli scontenti

Fumata nera, come era ampiamente prevedibile, per la lista del vicesindaco Edy Bandiera, in particolare per Alessandro Spadaro,  in lizza da almeno due anni per il ruolo di assessore ma i nuovi equilibri politici in Consiglio, con un ruolo sempre più forte del Mpa, hanno impedito l’ingresso dell’ex assessore all’Ambiente. Sembrerebbe esserci, però, un caso dentro il Mpa-Grande Sicilia perché, stando a fonti politiche autorevoli, Cavarra non avrebbe gradito la retrocessione e questo potrebbe creare una frattura dentro una corrente degli autonomisti.

Italia, “non amo i rimpasti”

Da parte sua, il sindaco, che conferma di non amare i rimpasti, non ne esclude degli altri.  “Il rapporto della giunta è sempre fiduciario – ha detto il sindaco Italia – basato sugli equilibri politici: ci sono soggetti che hanno ampia rappresentatività, altri ne hanno di meno. Voi sapete che io non sono particolarmente incline ai rimpasti, ritengo che agli assessori vada dato il tempo per apprendere e rendere efficace l’azione amministrativa. Però, molti degli assessori che abbiamo individuato sono persone afferenti al mondo della politica o che hanno già svolto”.