Gli indagati sono sempre gli stessi. Il presidente dell’Ars Galvagno con la sua ex portavoce Sabrina de capitani al centro del filone Ars, l’assessore al turismo Elvira amata con il suo capo di gabinetto vicario nel filone turismo e, a cavallo fra le due inchiesta stralcio, sempre Marcella Cannariato, imprenditrice molto attiva nelle conversazioni intercettate dalla Procura di Palermo.

I nomi nuovi ma non sono indagati, il sacerdote

I nomi nuovi che emergono sono di persone non indagate. C’è un sacerdote Antonino Treppiedi, organizzatore e curatore degli eventi di beneficenza della Fondazione Dragotto finanziati dall’Ars ma anche dalla regione siciliana. Centomila euro per gli eventi di natale, altre 25mila euro per gli eventi dedicati alle donne. parla a ruota libera con la Cannariato, il sacerdote,m e i suoi toni non sono proprio ecclesiastici. Trasuda livore verso l’ex direttore della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso, messa da parte da Galvagno.

L’accordo con la Pinacoteca di Brera e il giovane La Russa

C’è, poi, anche il nome di Geronimo La Russa, figlio del Presidente del Senato. neanche lui è indagato ma la de Capitani è in fibrillazione per la visita “importante” in vista dell’accordo fra la Fondazione Federico II e la Pinacoteca di Brera. C’è un giro di telefonate nelle quale la “Califfa” si vanta di avere stoppato il caso mediatico sulla mostra milionaria a Cannes.

L’interrogatorio del nipote dell’assessore

Ma sul fronte investigativo puro l’unica cosa veramente rilevante è l’interrogatorio del nipote dell’assessore Tommaso Paolucci. Il giovane mette a verbale senza remore di non aver sostenuto un colloquio e di essere stato assunto da Marcella Cannariato perché amica di sua zia Elvira amata e di riferire direttamente a lei. Dichiarazioni che per la procura sono la conferma del patto corruttivo fra amata e Cannariato sancito proprio dall’assunzione e dagli alloggi forniti al ragazzo proprio da Cannariato