Il via libera dal Consiglio dei Ministri all‘accordo Stato Regione firmato nel 2021 in applicazione di uno degli articoli “dimenticati” dello Statuto siciliano permetterà di modificare le aliquote di alcune tasse imposte in Sicilia. sarà la Regione ad intervenire in base a specifiche convenzioni con l’Agenzia delle Entrate.

Dagnino: “Potremo disporre esenzioni, detrazioni, vantaggi applicabili solo in Sicilia”

“Grazie alle nuove norme di attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria la Regione potrà finalmente modificare le aliquote di alcuni tributi statali, nonché prevedere esenzioni, detrazioni e deduzioni applicabili esclusivamente nel proprio territorio” afferma l’assessore regionale dell’Economia Alessandro Dagnino commentando l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legislativo che modifica la normativa in materia di autonomia finanziaria.

Il percorso iniziato nella legislatura precedente

Il percorso di applicazione deve ancora fare due passaggi. Il primo in conferenza Stato Regione (l’accordo è stata raggiunto fra governi) e il secondo di carattere normativo. Di fatto si tratta di un successo che arriva come conseguenza di una lunga serie di provvedimenti ottenuti nell’arco degli ulti 7-8 anni, non ultimo anche il riconoscimento del principio di insularità che, di fatto, evita che l’Europa possa considerare i provvedimenti che la Regione prenderà come “aiuti di Stato” trattandosi di compensazioni per uno svantaggio riconosciuto. Una battaglia che ha visto in prima linea, nel precedente governo, l’assessore all’economia Gaetano Armao che oggi collabora anche col governo Schifani.

Tetto massimo agli aumenti ma non agli “sconti”

“Gli aumenti – spiega bene l’assessore attuale Alessandro Dagnino – saranno consentiti entro il tetto massimo previsto a livello nazionale, mentre le riduzioni saranno libere e potrebbero arrivare fino all’esenzione totale. Inoltre potremo concedere contributi e incentivi sotto forma di compensazioni con i debiti fiscali dei contribuenti siciliani. Tutto questo consentirà alla Regione di realizzare, per la prima volta nella storia dell’autonomia, una propria politica fiscale mirata allo sviluppo economico, alla coesione e alla solidarietà sociale”.

Risultati grazie all’equilibrio dei conti riportato dal governo Schifani

“Si tratta – conclude l’assessore – di una grande responsabilità, che è stato possibile ottenere grazie ai risultati raggiunti dal governo Schifani in tema di riequilibrio dei conti pubblici. Abbiamo già allo studio una serie di interventi in materia di fiscalità di sviluppo che metteremo in campo nelle prossime leggi di natura finanziaria”.