Mercoledì scorso, 16 luglio, alle 16:30 circa, un uomo di 61 anni, Keith McAllister, ha perso la vita in un tragico incidente presso il centro medico Nassau Open MRI a Westbury, Long Island.

Secondo il Dipartimento di Polizia della Contea di Nassau, l’uomo è entrato senza autorizzazione in una sala dove era in corso una risonanza magnetica, indossando una pesante catena metallica al collo. La potente forza magnetica della macchina lo ha trascinato violentemente, causandogli gravi ferite che si sono rivelate fatali il giorno successivo.

Il racconto della moglie

Adrienne Jones-McAllister, moglie della vittima, ha condiviso dettagli strazianti in un’intervista esclusiva con News 12 Long Island. La donna, che stava effettuando una risonanza magnetica al ginocchio, ha chiesto al tecnico di chiamare il marito per aiutarla a scendere dal lettino. Keith, che indossava una catena da quasi 10 chilogrammi (20 libbre) utilizzata per l’allenamento con i pesi, è entrato nella sala nonostante le indicazioni del personale. “Ho visto la macchina afferrarlo”, ha raccontato Adrienne, con le lacrime agli occhi. “Ha fatto un gesto di saluto, poi il suo corpo è diventato inerte tra le mie braccia”. La donna ha implorato il tecnico di spegnere la macchina e chiamare il 911, ma gli sforzi per liberare il marito sono stati vani.

Dinamica dell’incidente

Secondo le autorità, l’incidente è stato causato dalla presenza della catena metallica indossata da McAllister. Le macchine per risonanza magnetica generano campi magnetici estremamente potenti, in grado di attrarre oggetti metallici con una forza tale da trasformarli in proiettili. In questo caso, la catena ha agito come un conduttore, trascinando l’uomo verso la macchina e provocandogli lesioni gravi, tra cui possibili traumi da strangolamento, asfissia o danni alla colonna cervicale. Un testimone ha riferito che McAllister è entrato nella sala dopo aver udito le urla di un parente, probabilmente la moglie, ignorando gli avvertimenti del tecnico. La polizia ha escluso qualsiasi ipotesi di criminalità, classificando l’evento come un incidente accidentale.

Le misure di sicurezza violate

Le macchine per risonanza magnetica, o MRI, utilizzano magneti e onde radio per creare immagini dettagliate del corpo umano. Tuttavia, il loro campo magnetico, che può essere migliaia di volte più potente di quello terrestre, rappresenta un pericolo significativo se non vengono rispettate rigide misure di sicurezza. Secondo il National Institute of Biomedical Imaging and Bioengineering, un MRI può “lanciare una sedia a rotelle attraverso una stanza” se introdotta nella sua area di azione. I protocolli standard richiedono la rimozione di qualsiasi oggetto metallico, inclusi gioielli, piercing o dispositivi medici contenenti ferro, prima di entrare in una sala MRI.

Melonie Longacre, vicepresidente delle operazioni presso Northwell Health, ha spiegato l’importanza delle zone di sicurezza nei centri MRI: “La Zona I avverte della presenza di un MRI, la Zona II è dedicata allo screening dei pazienti, la Zona III è l’area post-screening e la Zona IV è la sala del magnete”. Queste misure sono progettate per prevenire incidenti come quello occorso a McAllister. Tuttavia, nel caso di Nassau Open MRI, sembra che il protocollo non sia stato adeguatamente seguito, permettendo l’ingresso di una persona non autorizzata con un oggetto metallico.

Reazioni e contesto medico

I professionisti medici del vicino North Shore University Hospital hanno espresso shock per l’accaduto, sottolineando la necessità di protocolli rigorosi. La dottoressa Payal Sud, specialista in medicina d’urgenza, ha dichiarato: “Se la catena era avvolta attorno al collo, si possono ipotizzare lesioni da strangolamento, asfissia o traumi alla colonna cervicale”. Charles Winterfeldt, direttore dei servizi di imaging dell’ospedale, ha aggiunto che un oggetto metallico in una sala MRI “agisce come un siluro diretto verso il centro del magnete”.

Precedenti tragici

Non è la prima volta che un incidente legato a una macchina MRI porta a conseguenze fatali. Nel 2001, un bambino di sei anni, Michael Colombini, è morto al Westchester Medical Center quando un serbatoio di ossigeno metallico è stato attratto dalla macchina, colpendolo mortalmente. La famiglia ha poi ricevuto un risarcimento di 2,9 milioni di dollari. Nel 2018, un uomo in India è morto in circostanze simili, trascinato in una macchina MRI da un serbatoio di ossigeno. Più recentemente, nel 2023, un’infermiera in California è rimasta gravemente ferita dopo essere stata schiacciata da un MRI.

La risposta del centro medico

Il centro Nassau Open MRI, che offre sia risonanze magnetiche aperte che chiuse, non ha rilasciato commenti ufficiali sull’incidente, nonostante i tentativi di contatto da parte di diversi media, tra cui The New York Times, ABC News e FOX 5 NY. La struttura, situata al 1570 di Old Country Road a Westbury, è una delle numerose sedi della rete Nassau Open MRI nell’area di New York. Alcuni resoconti riferiscono di fumo proveniente dall’edificio subito dopo l’incidente, ma non sono stati forniti dettagli ulteriori su eventuali danni alla struttura o alla macchina.