“Un esercizio di autocelebrazione, scollegato dalla realtà quotidiana che vivono i cittadini. Un documento privo di autocritica, che ignora problemi strutturali, disservizi gravi e disagi irrisolti”.

Così Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4, commenta la relazione del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, presentata lo scorso lunedì 28 luglio in Consiglio comunale.

“Chi vive Siracusa sa che le difficoltà sono reali, tangibili, diffuse. Eppure, nella relazione del sindaco non c’è traccia della sfiducia crescente, delle segnalazioni inevase, delle petizioni ignorate. Nessuna parola sulle promesse disattese e sulle scelte politiche che stanno penalizzando interi quartieri”, continua Mangiafico.

Poi interviene su una delle questioni più ricorrenti nelle cronache locali: la gestione dell’acqua.

“È una pagina opaca e preoccupante – commenta –. Alla spartizione delle nomine tra forze politiche fa da contraltare un’erogazione scadente, con una rete idrica colabrodo, frequenti guasti e nessuna strategia strutturale. I cittadini pagano per un servizio che non risponde più al minimo standard di qualità”.

Capitolo rifiuti – “I residenti di via Luciano Rinaldi, a Cassibile, continuano a vivere accanto a un Centro Comunale di Raccolta oggetto di segnalazioni, proteste e persino denunce per presunti illeciti urbanistici, sanitari e ambientali. Nessuna risposta concreta dall’amministrazione, nessuna assunzione di responsabilità. Siracusa è invasa da centinaia di discariche a cielo aperto. In via Vanvitelli e via Foti la situazione è indecorosa, con immagini da Paesi in via di sviluppo. Il servizio è inefficace, i controlli assenti, la raccolta differenziata in affanno. Mentre aumentano le tariffe, il decoro urbano crolla”.

Le questioni analizzate dal movimento sono numerose: dai trasporti al PEBA.

“Gli autobus urbani viaggiano semivuoti, perché disconnessi da una pianificazione reale della mobilità. Le navette non dialogano con i parcheggi scambiatori, le piste ciclabili sono inutilizzate e manca una rete efficiente. È un modello che non funziona, ma che nessuno ha il coraggio di rivedere – analizza Mangiafico –. Molti beni confiscati alla criminalità organizzata non sono stati ancora affidati, altri risultano gestiti senza un reale controllo. Invece di restituirli alla collettività in modo trasparente e utile, rimangono in stato di degrado o assegnati senza criteri chiari”.


“L’acquisto di un immobile a Cassibile per ottantamila euro si è rivelato uno sperpero di denaro pubblico. Un investimento senza visione, senza utilizzo, senza trasparenza. Mentre altrove si chiudono servizi essenziali, si spendono risorse senza criterio”.

“Il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) non è stato ancora adottato. Un segnale di disattenzione grave verso le persone con disabilità, che continuano a muoversi in una città inaccessibile, nonostante gli obblighi di legge”.

“In estate torna puntuale l’incubo degli incendi, quest’anno anche con auto in fiamme come in via Ferla, ma il Comune non ha attuato una vera politica di prevenzione. Il diserbo è inefficace, i terreni comunali restano incolti e abbandonati, contribuendo al degrado e al rischio per la sicurezza pubblica”.

“In una fase in cui il costo della vita cresce, manca un osservatorio comunale che monitori e analizzi l’andamento dei prezzi per tutelare i cittadini più fragili. L’amministrazione è assente anche dove dovrebbe difendere il potere d’acquisto delle famiglie”.

“I ritardi nell’apertura dei solarium estivi sono ormai inaccettabili. Ogni anno gli stessi problemi, senza mai una pianificazione seria. Anche le poche cose che funzionano diventano motivo di frustrazione, per colpa dell’improvvisazione cronica”.

“La relazione del sindaco fotografa una città che esiste solo nella sua narrazione – conclude Mangiafico –. La Siracusa reale è fatta di disservizi, silenzi, sperperi e abbandoni. Ma soprattutto, è fatta di cittadini che non si arrendono, come noi. Continueremo a dare voce a chi non viene ascoltato, a denunciare ciò che non funziona e a proporre soluzioni serie, concrete, credibili, in rete con tutte le altre forze di opposizione al sistema fallimentare che ha trascinato in pochi anni Siracusa nelle ultime posizioni di ogni classifica di settore”.

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