Sono oltre 1.600 gli emendamenti alla manovra ter presentati dalle opposizioni alla scadenza dei termini. Intervenendo in aula i capigruppo di Pd e M5s – Michele Catanzaro e Antonio De Luca – hanno chiesto il rinvio della discussione generale del disegno di legge, all’ordine dei giorni della seduta di questo pomeriggio, contestando l’assenza di buona parte dei deputati della maggioranza e di alcuni componenti della commissione Bilancio, tra cui il presidente. La minoranza hanno annunciato il ricorso a tutti gli strumenti del regolamento e all’ostruzionismo per contrastare la manovra ter.

Rinviata a domani la discussione

Con una manciata di deputati della maggioranza presenti a sala d’Ercole, l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino è stato costretto ad accogliere la proposta di Pd e M5s di rinviare a domani la discussione generale della manovra ter; in caso contrario le opposizioni avrebbero chiesto alla presidenza dell’Ars subito il passaggio agli articoli del disegno di legge, testo che vale quasi 400 milioni di euro. Sentito il governo, il vice presidente dell’Ars Nuccio DI Paola ha sospeso la seduta, aggiornandola a domani alle 11.

“Una imbarazzante fuga dall’aula, forse per paura di affrontare le opposizioni. Governo e maggioranza ancora una volta dicono di avere a cuore i problemi dei siciliani e poi quando si tratta di votare sono scomparsi”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars, a proposito dei lavori d’aula sul ddl di variazioni di bilancio.

Pd, pronti via e rinvio

“Pronti, partenza e… rinvio. Il governo Schifani è inciampato alla prima vera prova d’aula sulle proprie debolezze. L’ennesimo episodio che mette in evidenza le crepe di una maggioranza disorientata e disorganizzata”. Così Mario Giambona, vice capogruppo del Pd all’Ars, ha commentato il rinvio della discussione sulla variazione di bilancio.

“L’aula si è presentata desolatamente semivuota, con assenze significative proprio tra le fila del centrodestra, compreso il presidente della Commissione Bilancio – continua -. Un segnale grave, che rivela un vuoto politico e istituzionale inaccettabile”. Giambona aggiunge che “di fronte a questa situazione, il Pd ha sollevato una pregiudiziale sull’assenza del presidente di commissione, chiedendo il rinvio della seduta. Il governo ha tentato di forzare la mano ma la prospettiva concreta di loro bocciatura ha infine costretto l’esecutivo a fare marcia indietro”.

“Ci si trova ancora una volta di fronte a una maggioranza che si mostra inconsistente e incapace di reggere la sfida di governo”, afferma. Il deputato dem attacca anche il presidente della Regione, Renato Schifani, che “anche oggi è rimasto defilato, quando invece sarebbe servita una guida autorevole e presente” e descrive la manovra che il governo regionale vuole portare avanti “priva di visione strategica, inadeguata alle esigenze reali di sviluppo economico e coesione sociale per la Sicilia. Il rinvio odierno è solo il primo campanello d’allarme di un percorso legislativo che si annuncia accidentato e politicamente debole”.

Forza Italia, “Ostruzionismo opposizioni unica ragione di ritardi”.

“La priorità del Governo e della maggioranza rimane l’approvazione tempestiva della finanziaria.
Oggi era prevista soltanto una discussione generale, poiché il fascicolo emendamenti non sarà pronto prima di domani pomeriggio a causa della scelta ostruzionistica delle opposizioni. Questa dinamica spiega la ridotta presenza in Aula, sia in maggioranza che opposizione.
Ribadiamo l’irresponsabilità di questo metodo ormai sistematico da parte del PD e dei 5 Stelle, che mirano soltanto ad impedire al Governo di lavorare. Ma quel che conta è portare a compimento la manovra con celerità per dare risposte alla Sicilia, con servizi ai cittadini, sostegno ai Comuni, sviluppo economico e stabilizzazione dei lavoratori precari”.  Lo dichiara Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.