È arrivato il momento di smettere di fare finta di nulla. La Sicilia orientale vive una situazione di palese squilibrio e silenziosa marginalizzazione, una realtà che ormai non può più essere archiviata come semplice questione gestionale.
Comiso e Catania, due aeroporti, una sola regia: la SAC.
Ma chi decide davvero le rotte, gli investimenti, gli interessi?
È legittimo chiederselo, quando scopriamo che i massimi vertici della società di gestione – amministratore delegato incluso – sono figure chiave di Federalberghi, e che addirittura l’accountable manager dell’aeroporto di Comiso è lo stesso soggetto che, attraverso cariche istituzionali e associative, dovrebbe difendere e rappresentare gli interessi turistici della provincia di Ragusa.
Ci chiediamo allora: che obiettivi ha Federalberghi rispetto alla provincia di Ragusa? I numeri parlano chiaro: il calo delle presenze turistiche in provincia è a doppia cifra.
Eppure, nulla si muove sul fronte dell’aeroporto di Comiso.
Silenzio. Inazione. Opportunità perse.
E mentre i voli crescono verso Catania riempendo gli hotel da Siracusa in su, la porta d’ingresso naturale per il turismo nel sud-est resta chiusa o socchiusa. Nonostante Comiso abbia tutte le carte in regola per diventare un hub strategico, assistiamo a un immobilismo sospetto, se non dannoso.
Ci rivolgiamo direttamente agli associati di Federalberghi Ragusa: Siete contenti di avere come presidente Rosario Dibennardo, figura chiave nella SAC e quindi parte della regia che tiene a terra Comiso?
Vi rappresenta davvero? Difende i vostri interessi?
O sta occupando un ruolo che dovrebbe servire gli imprenditori locali, ma che di fatto protegge equilibri politici e strategici esterni al nostro territorio?
A noi sembra che la provincia di Ragusa sia diventata una terra di nessuno, abbandonata alla periferia delle strategie turistiche regionali, mentre si applaudono gli stessi attori che contribuiscono a tenerla isolata.
È un paradosso tutto siciliano: Chi dovrebbe battersi per attrarre voli e turisti (e lo può fare il presidente Dibennardo) sembra più interessato a mantenerli lontani.
E allora chiediamo:
Dove siete, albergatori? Dove siete, amministratori locali?
Perché non pretendete, con forza e con voce unita, che l’aeroporto di Comiso venga finalmente sviluppato come merita?
Non è più il tempo dei silenzi. È il tempo delle risposte!
Comitato a Difesa e Sviluppo dell’Aeroporto degli Iblei
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