Un pomeriggio di fine estate si trasforma in tragedia a Villorba, Treviso, dove Diego Lapaine, ciclista 71enne, perde la vita investito da una Fiat 500 guidata da un 18enne senza patente.
Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 1 settembre, un tragico incidente stradale ha spezzato la vita di Diego Lapaine, un ciclista di 71 anni residente a Ponzano Veneto, in provincia di Treviso. L’incidente è avvenuto intorno alle 16:40 in via Trento, a Lancenigo di Villorba, una strada trafficata che collega il centro del comune alla Postumia Romana, vicino al cimitero. Lapaine, in sella alla sua bici da corsa Wilier, è stato travolto da una Fiat 500 rossa guidata da un ragazzo di 18 anni, privo di patente, che avrebbe preso l’auto all’insaputa della madre. L’impatto, descritto come “violentissimo” dalle autorità, ha scaraventato il ciclista oltre il parabrezza, facendolo finire nel giardino di un’abitazione privata a lato della strada. La bicicletta è rimasta incastrata nella recinzione, mentre il parabrezza dell’auto è andato in frantumi.
Chi era Diego Lapaine
Diego Lapaine era una figura molto conosciuta nella comunità trevigiana. Ex vicepreside dell’Itis Fermi di Treviso e docente di matematica al liceo Leonardo Da Vinci, il 71enne era un appassionato di ciclismo e viveva a Ponzano Veneto, in via Diaz, con la moglie e i due figli, Erica e Tommaso. La sua passione per la bicicletta lo aveva portato a percorrere regolarmente le strade della Marca, ma quel pomeriggio di settembre si è trasformato in tragedia. “Siamo tutti senza parole,” ha dichiarato il sindaco di Villorba, Francesco Soligo, giunto sul posto poco dopo l’incidente. “La prudenza quando si è sulla strada non è mai troppa, purtroppo questo episodio ne è l’ennesima dimostrazione. Siamo vicini alla sua famiglia e a disposizione per quanto possibile, per dare loro conforto e supporto in questo difficile momento”. Anche il primo cittadino di Ponzano Veneto, Antonello Baseggio, ha espresso il cordoglio della comunità, manifestando “un sentito abbraccio alla famiglia” a nome di tutti i residenti.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, la Fiat 500 viaggiava a forte velocità in direzione Fontane, provenendo da Villorba. Il giovane conducente, un 18enne di origini cubane residente a Conegliano, avrebbe perso il controllo del veicolo dopo aver superato un dosso rallentatore, invadendo la corsia opposta dove si trovava Lapaine. La scarsa esperienza alla guida, aggravata dalla mancanza di una patente, potrebbe aver contribuito alla tragedia. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte di due passanti e l’intervento tempestivo del Suem 118 con ambulanza e automedica, per Lapaine non c’è stato nulla da fare: i sanitari hanno potuto solo constatarne il decesso.
Indagini per omicidio stradale
La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, con il giovane conducente che dovrà rispondere anche di guida senza patente e di altre violazioni del codice della strada. Essendo incensurato e rimasto sul posto dopo l’incidente, il 18enne non è stato arrestato, ma entrambi i veicoli coinvolti – l’auto e la bicicletta – sono stati posti sotto sequestro. Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente. La polizia locale del comando Postumia Romana, affiancata dai carabinieri della stazione di Spresiano, ha gestito i rilievi e la viabilità, bloccando temporaneamente il traffico in un tratto cruciale di via Trento. Il giovane, in stato di choc, avrebbe ammesso di aver preso la Fiat 500 all’insaputa della madre, a cui il veicolo è intestato.
Una strada segnalata come pericolosa
Il tratto di via Trento dove è avvenuta la tragedia è noto ai residenti per essere teatro di sorpassi pericolosi e velocità eccessive. Negli anni, la comunità locale ha segnalato più volte alle autorità i rischi legati a questa strada, che collega il centro di Villorba alla rotonda verso Carità.






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