Non solo finanziaria e nomine. Nel vertice di maggioranza che si andrà ad organizzare la prossima settimana potrebbe esserci altro di cui discutere su un piano squisitamente politico. Gli alleati, infatti, si preparano a chiedere lumi a Forza Italia, autonomisti e Grande Sicilia di cosa cambia nella coalizione alla luce degli accordi bilaterali fra partiti.
Il patto fra Forza Italia e autonomisti e il tesseramento
La domanda sorge dopo che è diventato pubblico anche se non ufficiale, l’upgrade del patto fra Forza Italia e Autonomisti. Il Movimento di Raffaele Lombardo, infatti, è federato con gli azzurri fin dalle scorse europee. il patto che porterà a indirizzare 30 milioni degli 80 della finanziaria su esigenze di comuni della sicilia centro orientale su richiesta autonomista e alla spartizione delle poltrone del sottogoverno da nominare in questi giorni, adesso, potrebbe passare attraverso l’invito, proprio agli autonomisti, a tesserarsi con Forza Italia.
La fine di Grande Sicilia ?
Ma il patto riguarderebbe solo Mpa, non Grande Sicilia, la formazione nata dall’accordo fra Lombardo, Lagalla e Miccichè. Il sindaco di Palermo e l’ex Presidente dell’Ars non avrebbero intenzione di sottoscrivere la tessera di Forza Italia.
Meglio dire che magari Miccichè potrebbe anche tornare a casa essendo stato un tesserato azzurro per un trentennio, ma forse non così.
In ogni caso il patto che ha portato alla formazione dei “tre tenori della politica” non sembra destinato a sciogliersi.
Il perché del tesseramento
Ma perché la richiesta di tesseramento in area azzurra ben sapendo che, in ogni caso, Lombardo non è certo un uomo che si allinea? La questione è legata agli equilibri interni di Forza Italia in vista del congresso della prossima primavera. Voteranno, per eleggere il successore di Marcello Caruso alla guida del partito (lui stesso è candidato) gli iscritti degli ultimi due anni. Una iniezione di tessere cambierebbe gli equilibri in campo.
Lombardo non si fa certo imbrigliare in schemi predefiniti
Ma gli autonomisti non sono proprio facili da imbrigliare in schemi politici ben definiti. Ci sono comuni dove sono al governo con la sinistra, altri in cui sono dentro coalizioni civiche ballerine anche se alla Regione sono chiaramente nel centrodestra. Inoltre è noto a tutti il buon rapporto dell’ex presidente non solo con Schifani ma anche con marco falcone che è il suo oppositore interno.
Cosa cambia per la coalizione
Per la coalizione, in realtà, cambia poco o niente. Forse solo capire cosa farà Grande Sicilia e se avrà proprio candidati può fare la differenza. Ma c’è comunque da scommettere sul fatto che la Dc chiederà chiarezza alla luce di tensioni ondivaghe fra i due ex Presidenti (Cuffaro e Lombardo). Insomma ci sarà qualcosa da capire nei prossimi e non tutto quello che dice radio palazzo sembra chiaro e definito






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