Il 26 settembre 2025, nell’ambito della Notte Europea dei Ricercatori – SHARPER, si è svolto presso l’Università degli Studi di Palermo il seminario “Spazi urbani e libertà percepita. Città, genere e diritto alla sicurezza”, il primo in Italia ad affrontare in maniera integrata e interdisciplinare il tema del rapporto tra genere, spazio urbano e diritto alla libertà di movimento.

Un appuntamento che ha introdotto tematiche di grande attualità attraverso un approccio innovativo, in cui Palermo si è confermata laboratorio di riflessione e sperimentazione sul futuro delle città.

L’incontro, ideato e moderato dalla professoressa Santina Di Salvo, docente del Dipartimento di Architettura (DARCH), ha posto al centro una questione cruciale: come ripensare la città – con la sua storia, le sue contraddizioni e le sue complessità sociali – trasformandola in terreno fertile per nuove chiavi di lettura e pratiche di progettazione condivisa.


La discussione su città, genere e diritto alla sicurezza è stata sviluppata da una prospettiva inedita, legata all’innovazione nei modi in cui immaginiamo, costruiamo e viviamo gli spazi, aprendo a un dialogo che intreccia dimensione sociale, culturale e tecnologica.Un evento coinvolgente e intenso: segno che Palermo può diventare laboratorio di idee e soluzioni per una città più inclusiva, sicura e attenta ai bisogni di tutte e tutti. È emerso un forte interesse verso un approccio innovativo che unisce diritto, architettura e politiche di genere, aprendo nuove prospettive di ricerca e azione condivisa.

Nel corso del seminario, Santina Di Salvo ha introdotto il concetto originale di “impronta di genere”, inteso come nuovo elemento fondativo per ripensare gli spazi urbani e realizzare comunità più inclusive e sostenibili, all’interno di una società più giusta.

Al seminario si sono intrecciate due voci complementari, capaci di offrire prospettive diverse ma unite dalla stessa attenzione al tema della libertà nello spazio urbano.


L’avvocata Stefania Billante, impegnata nella tutela delle vittime di violenza di genere e membro del team legale dell’Associazione DonneXStrada, ha approfondito il tema del diritto alla mobilità come diritto alla libertà. Nel suo intervento ha mostrato come paura e insicurezza possano tradursi in vere e proprie barriere invisibili, limitando di fatto la possibilità delle donne di vivere pienamente la città e incidendo sulla loro autonomia negli spostamenti quotidiani.

A seguire, Marcella Magistro, segretaria CGIL e delegata alle Politiche di genere, ha discusso il rapporto tra città e genere, offrendo una riflessione critica sul nesso tra spazio urbano, diritti e inclusione sociale. Ha presentato l’esperienza del progetto “Città a misura di donna”, avviato a Messina, mettendo in evidenza come l’ascolto delle esperienze dirette e la partecipazione attiva possano diventare strumenti operativi per generare strategie concrete e durature, capaci di trasformare le città in comunità più sicure, inclusive e libere.

L’evento ha contribuito ad aprire un dibattito di respiro europeo, con l’obiettivo di trasformare Palermo in un contesto più equo e sicuro per tutti e tutte, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 (SDG 5, SDG 11 e SDG 16).

Luogo: Campus universitario , Edificio 8, Ingegneria, viale delle scienze, PALERMO, PALERMO, SICILIA

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