Un campo largo che dal Pd, passando per il M5S e Avs, arrivi a Controcorrente, il movimento del deputato regionale, Ismaele La Vardera.

Il segretario regionale dei Gd a Talk Sicilia

Lo auspica il segretario regionale dei Giovani democratici, Marco Greco, intervenuto nella trasmissione Talk Sicilia, durante la quale ha parlato dello stato di salute del Partito democratico e delle elezioni regionali del 2027 con il Centrosinistra che proverà a scalzare il Centrodestra dopo due mandati consecutivi.

“Confronto interno nel Pd, gli avversari sono fuori dal partito”

Eppure, nel Pd siciliano non si è ancora trovata una pace definitiva dopo il tormentato congresso regionale, culminato con la rielezione di Anthony Barbagallo ma con ben 8 deputati regionali assenti, a testimonianza di uno scollamento, soprattutto tra le correnti del partito, dominato da quella della segretaria nazionale, Elly Schlein.

“Io non parlerei di spaccature, direi che c’è stato – ha detto Greco – un confronto acceso che sicuramente sarà superato. Si stanno facendo importanti passi avanti per capire che ad un certo punto il confronto interno finisce perché gli avversari non stanno dentro il partito ma fuori.  C’è soltanto un obiettivo comune che è quello di riportare al Governo della Sicilia un Governo che che dia prospettiva di sviluppo a questa terra dopo tanti anni non di Malgoverno ma di Non Governo”

Campo progressista con Controcorrente

Il Centrodestra si presenta come una corazzata ed il compito di scalzarlo non appare affatto semplice. Il Pd intende aprire alle forze progressiste e tra queste il segretario regionale dei Gd mette anche il movimento di La Vardera.

“Si sta facendo un lavoro ed uno sforzo testardamente – ha detto Marco Greco – unitario assieme a tutto il Campo largo non soltanto sul piano nazionale ma anche, come è visibile, nelle competizioni regionali. Io penso che in Sicilia il Partito Democratico,  il Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e penso e spero anche Controcorrente possano costituire un campo largo progressista che, come tutti i percorsi, va costruito”

Primarie o no?

C’è poi il tema della scelta del candidato alla presidenza della Regione. Cosa farà il Centrosinistra? Si affiderà ancora alle Primarie?

“Se ci saranno le primarie lo sceglieranno le forze del campo progressista che potranno anche decidere di percorrere la strada dell’accordo politico. Non dipende da fattori siciliani perché il campo largo ha un respiro nazionale. Va detto che in questa tornata regionale non ci sono state le Primarie, i candidati sono stati scelti dopo interlocuzioni locali poi interpretate dai riferimenti nazionali. In ogni caso, da qui a due anni potrebbe cambiare il metodo. L’importante è che non cambi la sostanza. Vale a dire che il campo progressista si presenti unito”.