Ancora una giovane vita spezzata sull’asfalto. Una curva, uno scontro, e un futuro che si interrompe all’improvviso. Alessia Berardinucci, 19 anni, è morta nel tardo pomeriggio di giovedì 30 ottobre a Pescara, in un incidente stradale che ha lasciato attonita un’intera città.
Poco prima delle 17:30, Alessia stava percorrendo in sella al suo scooter la strada delle Fornaci, in zona Pescara Colli. Una discesa, una curva e, per cause ancora da chiarire, l’impatto fatale con un’auto proveniente in senso contrario: una Saab 9-5 guidata da una donna di circa 50 anni.
Nonostante i soccorsi tempestivi del 118, per la giovane non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore si è fermato sul posto, nonostante i tentativi disperati dei sanitari. La donna alla guida dell’auto è rimasta illesa, ma sotto shock è stata assistita dai soccorritori.
Indagini in corso sulla dinamica
Sul luogo del sinistro sono subito intervenuti la polizia locale, i vigili del fuoco e la polizia. È stato necessario utilizzare le fotoelettriche per svolgere i rilievi in sicurezza, operazioni che si sono protratte per diverse ore, causando la chiusura temporanea della strada.
Secondo una prima ricostruzione, lo scontro si sarebbe verificato in una curva particolarmente insidiosa: Alessia procedeva in discesa, mentre l’auto saliva nella direzione opposta. La violenza dell’impatto non ha lasciato scampo alla giovane.
Il fascicolo dell’incidente è stato trasmesso alla Procura di Pescara, che valuterà se disporre un’autopsia sul corpo della ragazza. L’obiettivo è fare piena luce su quanto accaduto e verificare eventuali responsabilità.
Una città in lutto per la scomparsa di una ragazza solare e generosa
La morte improvvisa di Alessia ha scosso profondamente la comunità pescarese. In particolare quella della zona marina nord, dove la sua famiglia è molto conosciuta e stimata. I messaggi di cordoglio si sono moltiplicati nel giro di poche ore, soprattutto sui social.
Tra le prime a esprimere il proprio dolore, la scuola che Alessia aveva frequentato: l’Istituto Tecnico Tito Acerbo di Pescara. Diplomata lo scorso giugno all’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, la giovane era ricordata da tutti come una studentessa esemplare.
«Era un esempio di impegno e passione», si legge nel messaggio condiviso dalla scuola, «ricordiamo con affetto il suo sorriso e la sua partecipazione attiva alla vita scolastica, inclusa la recente esperienza della mobilità Erasmus in Turchia lo scorso maggio».
Il ricordo degli amici e delle famiglie
Sotto al post di cordoglio pubblicato dalla scuola, centinaia di commenti, lacrime virtuali e messaggi di affetto. Genitori, compagni di classe e amici hanno voluto lasciare un pensiero per Alessia.
«Era una bravissima ragazza, rispettosa e tranquilla», scrive la madre di un amico. «Le parole non servono purtroppo di fronte a una ingiustizia simile», aggiunge un’altra. Frasi semplici, ma cariche di dolore. Una comunità si stringe attorno a una famiglia devastata da una perdita inimmaginabile.
Una ragazza con sogni e passioni
Alessia amava le lingue e i viaggi. A maggio aveva partecipato a un progetto Erasmus in Turchia, un’esperienza che l’aveva arricchita e che aveva condiviso con entusiasmo con compagni e insegnanti. Un futuro da costruire con curiosità e voglia di esplorare il mondo. Il suo percorso scolastico si era chiuso da poco, con un diploma ottenuto brillantemente. La scuola la descrive come «solare, gentile e impegnata», qualità che chi l’ha conosciuta non dimenticherà facilmente.
Incidenti stradali e giovani: un problema ancora troppo presente
La morte di Alessia non è un caso isolato. Ogni anno, in Italia, troppi giovani perdono la vita sulle strade. Secondo i dati ISTAT aggiornati al 2024, nella fascia 15-29 anni, gli incidenti stradali rappresentano ancora una delle principali cause di morte.
Curve pericolose, distrazioni alla guida, eccesso di velocità, scarsa visibilità: le variabili sono tante, ma le conseguenze spesso sono drammatiche. Ogni tragedia come questa richiama l’attenzione su un problema mai davvero risolto.
Approfondimento: Le cause più frequenti degli incidenti in moto
Secondo l’ACI (Automobile Club d’Italia), tra le principali cause di incidenti che coinvolgono motocicli ci sono:
- Distrazione o mancata precedenza.
- Strade dissestate o con segnaletica poco visibile.
- Condizioni meteo avverse.
- Veicoli che invadono la corsia opposta.
- Velocità eccessiva, anche se nei limiti di legge.
Ogni piccolo errore, soprattutto in moto o scooter, può rivelarsi fatale. Proprio per questo la prevenzione, la manutenzione delle strade e la formazione alla guida restano temi centrali.






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