Una lite tra donne di due famiglie di parenti, avvenuta lo scorso settembre a Palermo tra via Porta Sant’Agata e via Angelo Musco, nel quartiere Ballarò, ha portato agli arresti in carcere e ai domiciliari di tre persone, d’età compresa tra 22 e 54 anni. Le misure cautelari emesse dal Gip sono state notificate dai carabinieri del nucleo operativo di piazza Verdi.
Gli indagati sono accusati accusati di pubblica intimidazione con uso di armi, porto d’armi o oggetti atti ad offendere, porto e detenzione illegale di armi da fuoco e lesioni personali. In un crescendo di tensione, sono stati esplosi colpi di pistola, alla presenza di residenti e turisti. Nel corso dell’agguato, un 44enne, anch’egli coinvolto nel violento dissidio familiare, è rimasto ferito al fianco e al braccio, mentre le grida e gli spari hanno seminato il panico tra i passanti.
Qualche ora dopo, uno dei partecipanti e il fratello sono stati arrestati dalla polizia perché in possesso d: un revolver calibro 38 e una semiautomatica calibro 7, 65 con matricola abrasa. Durante le perquisizione svolte nei confronti degli arrestati, i militari hanno sequestrato un coltello, nella disponibilità di uno dei tre, trovato nel vano porta oggetti dello scooter.
Gli arrestati
Il gip di Palermo Claudio Bencivinni ha disposto gli arresti in carcere per Pietro Madonia, 54 anni, e Antonino Serio, 38 anni, e i domiciliari con il braccialetto elettronico per Nunzio Madonia, 22 anni.
Sono accusati di essere i responsabili di una sparatoria a Ballarò avvenuta lo scorso settembre provocata dalla lite tra famiglie. Secondo le indagini dei carabinieri che si sono avvalse dei filmati di videosorveglianza nella zona, Nunzio Madonia era alla guida di uno scooter Sh Blu con Antonino Serio come passeggero. Quest’ultimo non curante della presenza di turisti ha iniziato a sparare impugnando una beretta calibro 7,65 con la matricola abrasa.
Anche Pietro Madonia ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco. Alcuni esplosi in aria mentre con altri ha ferito un parente all’addome e al braccio. La vittima è stata portata all’ospedale Civico e sottoposto a un intervento chirurgico.
Le intercettazioni
Un altro riscontro sulla versione ricostruita dai carabinieri è arrivata con le intercettazioni dei dialoghi tra la vittima 44enne, ricoverata al Civico, e la moglie.
“Tutti e due di striscio! Se mi prende muoio qua. No, qualche cinque metri… Se aveva qualche altro colpo mi ammazzava”, diceva l’uomo. “Sì, io ti ho visto cadere proprio faccia a terra… e questa persone che non mi ricordo è spuntata di lato. Lui ti ha detto ‘cornuto e sbirro’ e ti ha sparato”, gli rispondeva la moglie. Alla luce di quanto emerso nel corso delle indagini, il sostituto procuratore Ferdinando Lo Cascio, ha chiesto e ottenuto l’arresto dei tre indagati. Nello stesso fascicolo sono inserite le denunce a piede libero di altre tre palermitani, tra i quali lo stesso 44enne ferito nella sparatoria, accusato di aver aggredito il fratello di uno dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai militari dell’Arma.






Commenta con Facebook