Un giovane di 20 anni è stato bloccato con il taser dagli agenti di polizia di Partinico e arrestato con l’accusa di minacce, resistenza, danneggiamento e violazione di domicilio.

Il giovane ha fatto irruzione in casa del nonno nel quartiere popolare del paese dopo che aveva saputo che un parente avrebbe abusato della sorellina di 13 anni. Sarebbe stata la bimba a confidarsi e avrebbe raccontato quanto successo a un altro familiare.

La madre del giovane sapendo le intenzioni del figlio ha chiesto aiuto ai poliziotti del commissariato di Partinico che sono intervenuti immediatamente.

Il giovane si sarebbe introdotto con la forza nell’abitazione del nonno, un uomo di 70 anni. Al momento dell’irruzione, la ragazzina si trovava proprio in casa con il nonno. Il ventenne avrebbe sfondato la porta e puntato contro il nonno una pistola giocattolo modificata: il tappo rosso era stato colorato di nero, rendendola simile a un’arma reale. Minacce di morte, urla e violenza hanno spaventato l’intero quartiere.

Il ragazzo ha puntato la pistola contro i poliziotti che sono riusciti a immobilizzarlo con il teser. Sono scattate le indagini sull’anziano: la polizia sta cercando di verificare le accuse mosse dal nipote. Il giovane, ascoltato dagli investigatori, ha confermato quanto saputo sulle le violenze. Il gip ha convalidato l’arresto e concesso i domiciliari.

L’intervento degli agenti che nel frattempo come da protocollo avevano chiamato i sanitari del 118 è stato professionale e hanno evitato una tragedia familiare.