La stagione influenzale del 2025 è cominciata con largo anticipo e preoccupa gli esperti. Dall’inizio dell’autunno, oltre 2,1 milioni di italiani sono stati messi a letto da infezioni respiratorie. Ma non si tratta solo dei soliti malanni di stagione: la presenza di una nuova variante influenzale particolarmente aggressiva, la A/H3N2 subclade K, ha anticipato di 3-4 settimane la diffusione dell’influenza rispetto agli anni passati.
I dati parlano chiaro. Secondo il sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, l’11,2% dei campioni analizzati la scorsa settimana è risultato positivo a virus influenzali. Un livello che nel 2024 era stato raggiunto solo a metà dicembre (fonte Rainews).
Influenza precoce e più intensa: cosa sta succedendo?
Secondo gli esperti, il quadro attuale è frutto di un mix di fattori: oltre ai classici Rhinovirus e al Sars-CoV-2, si è verificato un rapido aumento dei virus influenzali. La nuova variante A/H3N2 subclade K riesce a evadere le difese immunitarie, sia quelle naturali che quelle indotte da vaccinazioni precedenti. “È un virus molto furbo, muta come il Covid, e le nuove varianti riescono a evadere sia l’immunità naturale sia quella indotta dai vaccini precedenti”, spiega Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. Il rischio è concreto: “Quest’anno rischiamo 18-20 milioni di casi: un italiano su tre”, avverte ancora Bassetti, sottolineando come anche nei Paesi con alta copertura vaccinale, come il Regno Unito, l’influenza sia arrivata prima e abbia provocato un “mezzo disastro” (fonte Sky TG24).
I bambini tra i più colpiti: “Oltre 25 casi ogni 1.000”
Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda i bambini piccoli, da sempre tra i più vulnerabili durante la stagione influenzale. I dati più recenti indicano che, nella scorsa settimana, più di 25 bambini ogni 1.000 hanno contratto un’infezione respiratoria. Questo aumento sta mettendo sotto pressione pediatri e strutture sanitarie. Secondo l’European Centre for Disease Prevention and Control, la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente tra dicembre e gennaio, il periodo in cui si attende il picco influenzale.
Prevenzione: la sfida della vaccinazione in Italia
Nonostante le raccomandazioni delle autorità sanitarie, in Italia solo un italiano su cinque si vaccina. E tra gli anziani, la percentuale arriva appena al 50%, lontana dall’obiettivo OMS del 75%. “In questo Paese siamo andati indietro come i gamberi: non sappiamo fare prevenzione”, denuncia ancora Bassetti. Il basso livello di copertura è un rischio non solo per la salute individuale, ma per l’intero sistema sanitario nazionale, che rischia un sovraccarico nelle prossime settimane.
Anche i medici di famiglia lanciano un appello chiaro: vaccinarsi subito, senza indugio. Riuniti a Firenze per il congresso della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale (SIMG), hanno ribadito l’importanza della prevenzione, prendendo spunto da quanto accaduto nell’emisfero sud. “Australia, Nuova Zelanda e diversi Paesi asiatici hanno registrato una stagione intensa, con una forte pressione sui servizi territoriali, che ci inducono a ribadire l’importanza della prevenzione”, ha spiegato il presidente SIMG Alessandro Rossi (fonte Panorama).
Vaccino e co-somministrazione: le raccomandazioni dei medici
La vaccinazione resta la misura più efficace per ridurre complicanze e ricoveri. “Ogni punto percentuale in più di copertura vaccinale significa meno complicanze, meno ricoveri e meno pressione sugli ospedali”, afferma Tecla Mastronuzzi, responsabile Macroarea Prevenzione della SIMG.
I medici consigliano inoltre la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con:
- Vaccino contro il Covid-19
- Vaccino antipneumococcico
- Vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV)
- Vaccino contro l’Herpes Zoster
Differenze tra influenza e raffreddore
Influenza e raffreddore sono entrambe infezioni virali respiratorie, ma l’influenza esordisce in modo brusco, con febbre alta, dolori muscolari e forte spossatezza, mentre il raffreddore compare gradualmente, con sintomi più lievi come naso chiuso, starnuti e mal di gola lieve.
Alimentazione e idratazione in caso di influenza stagionale
Quando si è colpiti dall’influenza, la priorità assoluta è l’idratazione. Bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno è fondamentale per reintegrare i sali minerali persi a causa della febbre e sostenere il corpo. Il classico brodo caldo (vegetale o di pollo) è ideale: oltre a idratare, è facile da digerire e fornisce nutrienti essenziali. Anche le tisane tiepide, magari dolcificate con un cucchiaino di miele (ottimo per lenire la gola), sono un toccasana.
Per quanto riguarda i cibi solidi, prediligi alimenti leggeri e facilmente digeribili ma ricchi di vitamine e antiossidanti per supportare il sistema immunitario. Via libera a frutta e verdura ricche di Vitamina C, come agrumi, kiwi, cavoli e broccoli, preferibilmente consumati freschi o cotti a vapore per preservare i nutrienti. A colazione o come spuntino, lo yogurt o il kefir forniscono probiotici utili per rafforzare il microbiota intestinale, un pilastro delle difese immunitarie. Cereali semplici come riso e pasta in bianco o purè di patate offrono energia senza appesantire. Reintegra le proteine con piccole porzioni di carne bianca, pesce azzurro (ricco di Omega-3) o legumi passati in zuppe.
Lo sapevi che…?
- La variante influenzale A/H3N2 subclade K ha accelerato la diffusione dell’influenza in tutta Europa.
- In Australia, durante l’inverno 2025, il picco influenzale ha causato l’aumento delle ospedalizzazioni pediatriche.
- La vaccinazione antinfluenzale può essere somministrata anche a domicilio dai medici di famiglia in molte Regioni italiane.
Blocco FAQ
- Quando è previsto il picco dell’influenza 2025? Tra dicembre e gennaio, secondo l’OMS e l’ISS.
- Chi sono i più colpiti finora? Bambini sotto i 5 anni e anziani, ma il virus circola in tutte le fasce di età.
- È troppo tardi per vaccinarsi? No, i medici consigliano di vaccinarsi il prima possibile, anche a stagione inoltrata.
- Il vaccino funziona anche contro la nuova variante? Sebbene il virus muti, il vaccino resta la miglior protezione contro forme gravi e ricoveri.
- Posso fare più vaccini insieme? Sì, i medici raccomandano la co-somministrazione con altri vaccini come quello per il Covid-19.





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