E’ l’ex prefetto Maria Teresa Cucinotta il nuovo componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Rimed. L’ha nominata il Presidente della Regione Renato Schifani.

La Cucinotta arriva qualche settimana dopo le dimissioni di Giulio Superti Furga, i luminare che aveva accettato il ruolo di direttore generale e scientifico del Centro di ricerca ma ha scelto di rientrare a Vienna per motivi, definiti in un comunicato ufficiale della Fondazione “personali, familiari e da una diversa pianificazione dei propri impegni professionali in relazione ai tempi di sviluppo del nuovo centro di ricerca di Carini”.

Le dimissioni del direttore scientifico

Dimissioni che rappresentano un brutto colpo al progetto che, però, certamente non si ferma. a scorsa settimana BlogSicilia aveva posto l’accento sull’ultima parte delle motivazioni ufficiali di Superti Furga ed analizzato i ritardi nella realizzazione del centro ce sembrano essere uno dei motivi per i quali il luminare ha scelto di restare in Austria. Tempi diversi da quelli a cui è abituato. Un passaggio che anche il Sole 24 ore riprende questa mattina analizzando costi e tempi del centro.

Quanto costa e quando nascerà

Ed ecco tornare la valutazione generale dei costi. 500 milioni di euro aveva detto il Presidente della Regione, ricorda il giornale economico, ma a BlogSicilia la Fondazione aveva “presentato” conti diversi: “L’investimento per la realizzazione del centro di ricerca della Fondazione Ri.MED è stato inizialmente stimato in 196 milioni di euro. Eventi all’epoca non prevedibili, tra cui la pandemia Covid-19, la guerra Russia-Ucraina e la conseguente difficoltà globale di approvvigionamento dei materiali, hanno inciso significativamente sul valore complessivo del progetto Ri.MED, pari a 232 milioni di euro”.

232 milioni, dunque, in tutto ma oltre all’aumento dei costi c’è anche la questione “apertura” prevista nel 2026 che è già slittata ulteriormente di un altro anno. La Fondazione, infatti,  conferma che il cantiere non si è mai fermato, che l’apertura del centro è prevista nel 2027″.

La realizzazione è giunta intorno al 70% ma nel frattempo ci sono i guai dell’impresa aggiudicatrice d lavori, la Italiana Costruzioni SpA che attualmente si trova in regime di concordato (una procedura che tende ad evitare il fallimento) ma ha fatto ricorso e chiede l’approvazione di un piano di risanamento sul quale il Tribunale di Roma dovrà pronunciarsi il prossimo 16 dicembre.

Il concorso internazionale

Nel frattempo la Fondazione sta bandendo un concorso internazionale per il nuovo direttore generale e scientifico. Il ruolo, temporaneamente, è stato affidato ad Angelo Luca, Vice Presidente della Fondazione e Ceo di Ismett. Sulla strada per la piena operatività, poi, ci sono sempre i soldi. Il centro, dalla nascita nel 2027, avrà tre anni di autonomia e l’intervento pubblico sarebbe fondamentale.

In questo quadro la Regione vuole accelerare e la nomina della Cucinotta sembra una operazione tesa proprio ad avere una “mano interna” che sia di supporto all’intero processo per evitare ulteriori intoppi