L’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, ha ricevuto oggi una delegazione della Società Cooperativa Empedocle Ecologia, accompagnata dal presidente Angelo Gaipa, per affrontare la delicata situazione legata al fermo delle attività negli impianti di smaltimento della plastica della società Ecoface di Agrigento, presso cui la cooperativa presta servizio.

Impianti sotto sequestro da giugno

Gli impianti Ecoface sono sotto sequestro dal giugno 2025 per problematiche legate alla sicurezza. Da allora i lavoratori della cooperativa, che operano all’interno degli impianti, risultano fermi da oltre sei mesi, senza alcuna certezza sui tempi di un’eventuale ripresa delle attività.

Nel corso dell’incontro, la cooperativa ha riferito di avere ottemperato – per quanto di propria competenza – alle prescrizioni richieste, pur non avendo ricevuto finora riscontri ufficiali sullo stato del procedimento o sulle prospettive di rientro al lavoro.

Situazione che desta forte preoccupazione

“La situazione che mi è stata rappresentata desta forte preoccupazione – dichiara l’assessore alle Attività Produttive, Edy Tamajo –. Parliamo di lavoratori che da mesi attendono risposte e di un’attività che rischia di rimanere paralizzata. È indispensabile assicurare la massima sicurezza, ma è altrettanto doveroso garantire chiarezza e tempi certi a chi ha dimostrato di voler rispettare le regole”.

Per questo motivo, l’assessore Tamajo ha annunciato la volontà di convocare nei prossimi giorni un incontro con Prefettura, Vigili del Fuoco e tutti gli organismi competenti, al fine di acquisire un quadro aggiornato sulla vicenda Ecoface di Agrigento, verificare l’avvenuto adeguamento alle prescrizioni e valutare i passaggi necessari per una possibile ripresa delle attività.

Serve un tavolo istituzionale

“Ritengo fondamentale avviare un tavolo istituzionale – prosegue Tamajo – dove ciascun ente possa fornire contributi chiari e aggiornati. Le istituzioni devono essere ferme nel garantire la sicurezza, ma anche rapide nel dare risposte a chi ha adempiuto ai propri obblighi e chiede soltanto di tornare a lavorare”.

L’assessore ha infine assicurato che il Dipartimento delle Attività Produttive continuerà a monitorare costantemente lo sviluppo della vicenda, mantenendo un dialogo attivo con la cooperativa e con i lavoratori coinvolti.