Riportare il Mediterraneo al centro delle politiche europee guardando all’Immigrazione ma non soltanto. La politica della delegazione delle destra italiana a Bruxelles è stata al centro delle giornate degli Stati. Un tema che affronta il deputato siciliano di Fratelli d’Italia Ruggero Razza.
Immigrazione tema che la Sicilia conosce bene
“Ci sono due grandi tematiche che stiamo affrontando nelle giornate degli Stati. La prima riguarda l’immigrazione” dice Razza.
“Dopo il grande risultato ottenuto dall’Italia sia con il voto della commissione LIBE (La Commissione che si occupa di libertà civili e giustizia) sia con quello del Consiglio dell’Unione Europea sulla lista dei paesi sicuri”.
Proprio in questi giorni la lista è stata aggiornata e definita in modo chiaro per evitare interpretazioni diversa da Stato a Stato e da Tribunale a Tribunale. Rilevante, per il governo Meloni, il fatto che tutti i Paesi in fase di ingresso nell’Ue siano considerati sicuri della lista e fra loro l’Albania con la quale l’Italia ha accordi precisi.
“Noi siciliani conosciamo bene il fenomeno migratorio – continua Razza – perché siamo la porta d’Europa, ne siamo il confine. Da Lampedusa fino ad altre aree del Sud della Sicilia sappiamo quanto possa essere difficile la gestione di flussi di migranti irregolari”.
“In questo il Governo italiano ha fatto un grande lavoro tanto che questo lavoro è arrivato in Europa”. Razza ricorda ciò che hanno scritto giornali certamente non vicini alla destra italiana “Sull’Unità Luca Casarini dice che in Europa ha vinto la linea di Giorgia Meloni ed è normale, quindi, che oggi nei nostri Stati Days si sia ragionato su come rendere effettiva ed efficace una svolta che dall’Europa attende l’Italia e che ci metterà alla prova”.
Razza e il suo saggio sul Piano Mattei
Proprio Razza è autore di un saggio sullo storico Piano Mattei che riporta al centro dell’attenzione proprio l’area del Mediterraneo, “Non soltanto uno scrigno di reperti storici, attraverso i quali ricostruire le grandi battaglie del passato. E non è soltanto il cimitero a cielo aperto degli ultimi decenni. Al contrario, il Mare Nostrum degli antichi romani deve tornare a essere la cerniera che unisce Europa e Africa. Energia, infrastrutture, migrazioni e culture si intrecciano in uno spazio che l’Italia ha riportato all’attenzione dell’Europa” racconta, con chiarezza e rigore, l’eurodeputato e già assessore regionale siciliano nel suo “Il Piano Mattei. Come Giorgia Meloni ha riportato l’Europa nel Mediterraneo globale”.






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