Studenti in piazza a margine dello sciopero generale di ieri per sottolineare come in Sicilia il diritto allo studio sia solo una chimera. Dopo la pubblicazione degli idonei per i contributi Ersu per gli anni successivi al primo, c’è il rischio che circa 8000 studenti restino senza fondi pubblici nonostante abbiano i requisiti.
Ad oggi solo il 45% circa degli aventi diritto può ricevere il supporto economico a fronte del 75% dello scorso anno. Ieri gli studenti del “Laboratorio studentesco Autonomo” un collettivo universitario hanno manifestato con una striscione portato dentro gli uffici dell’Ersu per sottolineare la situazione
Turano: “Voglio rassicurare che i soldi ci sono”
A spegnere la protesta ci pensa l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione Mimmo Turano: “Voglio rassicurare gli studenti: negli ultimi tre anni la Regione Siciliana ha assicurato la copertura del 100% delle richieste di borse di studio per tutti gli universitari risultati idonei. Anche per l’anno accademico 2025/2026 il governo Schifani sta lavorando in questa direzione, perché sostenere il diritto allo studio universitario e garantire la parità di accesso all’istruzione rappresentano per noi una priorità”.
Uffici a lavoro per reperire le risorse
“I fondi ci sono – sottolinea l’assessore –: già in sede di riprogrammazione del Programma FSE+ 2021–2027 sono state individuate e destinate specifiche risorse per garantire la copertura delle borse di studio. Inoltre, ulteriori 13,5 milioni di euro del Pnrr sono stati assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca alla Sicilia proprio per questo scopo”.
“All’inizio del 2026 – conclude Turano – il Dipartimento regionale dell’Istruzione, dell’Università e del diritto allo studio richiederà ai quattro Enti regionali per il diritto allo studio universitario della Sicilia la trasmissione dei dati relativi agli studenti risultati idonei ma non assegnatari della borsa, a causa dell’insufficienza dei fondi disponibili. Una volta acquisiti i dati, entro il mese di aprile 2026, si procederà alla ripartizione e all’erogazione delle risorse agli Ersu competenti, così da garantire la copertura delle borse di studio a tutti gli studenti universitari idonei”.






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