In qualità di Presidente della Commissione Consiliare Attività Produttive del Comune di Palermo, esprimo forte contrarietà alla deliberazione con cui la Città Metropolitana ha approvato un regolamento Taxi/NCC che, per impostazione e ricadute operative, rischia di produrre un danno grave e immediato alla categoria dei tassisti palermitani e, di riflesso, all’intero sistema di mobilità urbana del Capoluogo. Il provvedimento, così come adottato, introduce elementi che di fatto rendono strutturalmente più semplice l’ingresso stabile nel mercato palermitano di operatori titolari di licenza rilasciata in Comuni diversi da Palermo, con la conseguenza di comprimere il lavoro dei tassisti della città, generare competizione asimmetrica e indebolire qualunque programmazione locale sul servizio. Palermo non può diventare la valvola di sfogo di un impianto regolatorio pensato senza una valutazione seria degli impatti sul territorio che sostiene la domanda principale. È bene chiarire un principio: il rispetto delle regole non è una formalità, ma la condizione minima per garantire qualità del servizio, sicurezza dell’utenza e leale concorrenza. Per tale ragione, invito la Polizia Municipale di Palermo a intensificare i controlli su strada e nelle aree a maggiore concentrazione di domanda (stazioni, hub turistici, poli sanitari, centro storico e principali assi commerciali), verificando il puntuale rispetto dei titoli autorizzativi, delle condizioni di esercizio e dei limiti operativi previsti dalla normativa. Non si tratta di guerre tra poveri, ma di tutela dell’ordine pubblico economico e del lavoro regolare. Parallelamente, sono pronto ad avviare ogni iniziativa istituzionale utile: richiesta di accesso agli atti, audizioni urgenti con le rappresentanze di categoria, confronto con gli uffici competenti e interlocuzione con gli organismi sovracomunali. Preannuncio sin d’ora la volontà di procedere all’impugnazione della delibera nelle sedi competenti, qualora dall’istruttoria emerga, come riteniamo, un vulnus agli equilibri del servizio, alla corretta regolazione del mercato e alle prerogative di governo della mobilità urbana della Città di Palermo. Ribadisco che sono favorevole a regole moderne e trasparenti, ma esse devono essere costruite con metodo, dati e concertazione, non attraverso scorciatoie che trasferiscono costi e conseguenze sul Capoluogo. Il servizio taxi è presidio economico e sociale: va protetto dalle distorsioni, non indebolito.


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