Una Sicilia che cresce e diventa credibile a Roma come per i mercati internazionali, una occupazione che cresce parallelamente, i conti risanati, gli accordi con lo Stato e l’impegno, che sarà mantenuto, per il Ponte sullo Stretto che è una idea prima di tutto di Berlusconi.
L’intervista del Presidente a “Il giornale”
E’ la Sicilia raccontata dal governatore Renato Schifani in una intervista a “Il Giornale”. Un colloquio nel corso del quale snocciola i dati economici ma non si tira indietro quando è il momento di parlare del suo partito, Forza Italia.
“I dati raccontano una Sicilia diversa dagli stereotipi: un’Isola in movimento, che cresce più della media nazionale. Il Pil ha registrato aumenti a doppia cifra e l’occupazione è salita del 12,6%, con oltre 170mila nuovi posti di lavoro. Sono nate più
di 60mila nuove imprese e gli investimenti aumentati grazie alla semplificazione delle procedure autorizzative che abbiamo introdotto. Anche l’export segna risultati record come dice la Cgia di Mestre. Una dinamica positiva confermata anche da
Bankitalia, Istat, Svimez e Confartigianato” dice il Presidente della Regione presentando la “sua” Sicilia rispondendo alle domande della giornalista del quotidiano milanese.
Migliorano i conti
Schifani parla dei conti risanati, del disavanzo da 4 miliardi che ha trovato e pareggiato e dell’avanzo di gestione da 2 miliardi che si registra ora anche grazie all’aumento delle entrate tributarie che è legato all’aumento delle imprese, del lavoro, della produttività dell’Isola. Numeri che permettono alla Sicilia di presentarsi come credibile ai mercati internazionali e di parlare alla pari con il governo centrale con il quale “Abbiamo raggiunto accordi fondamentali: dalla riduzione della compartecipazione
alla spesa sanitaria (a regime 600 milioni all’anno), che libera risorse importanti, allo sblocco dei concorsi pubblici fermi da tempo”
La Finanziaria, una manovra espansiva
Sulla Finanziaria in discussione parla di un a manovra espansiva grazie ai risultati economici, rivendica le norme che incentivano il lavoro per circa 200 milioni e che puntano a crearne stabile e di qualità e l’idea del “Sicily working” per fare restare in Sicilia i “cervelli” e non soltanto e permettere ai nostri giovani di lavorare per le multinazionali da qui
I termovalorizzatori ed il Ponte
Conferma, poi, le scelte strategiche di questi anni “L’avvio dell’iter per due termovalorizzatori è una scelta di responsabilità politica: vogliamo chiudere definitivamente l’era delle emergenze, delle discariche sature e dei costi insostenibili per i cittadini” e anche il Ponte sullo Stretto è un impegno che sarà mantenuto dalla Sicilia “Tutta la maggioranza è compatta sul Ponte, un’idea che risale a Berlusconi, un’infrastruttura strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno, alla quale la mia regione, come la Calabria, sta offrendo il proprio contributo: abbiamo infatti stanziato 1,3 miliardi del Fsc”.
Forza Italia cresce
Infine il partito, Forza Italia, nei giorni in cui il segretario nazionale Tajani è atteso in Sicilia dove sarà a colloquio con tutti i dirigenti di partito per capire da ciascuno lo stato di salute interna degli azzurri. Sul segretario Schifani è diretto quando gli viene domandato cosa pensa dell’eventualità della nascita di una corrente targata Occhiuto, il governatore della Calabria “In Fi non esistono correnti e la leadership di Tajani non è in discussione. Ha guidato il partito in un momento difficile, dopo la scomparsa di Berlusconi, riuscendo a rafforzarlo grazie al lavoro dei territori. Occhiuto, di cui ho avuto modo di apprezzarne le qualità di amministratore serio ed efficace, offre un contributo di idee al nostro progetto di stampo liberale e berlusconiano” e poi descrive una Forza Italia siciliana che continua ad essere perno del consenso elettorale “I risultati delle Europee 2024 e delle Provinciali 2025 ci dicono che in Sicilia cresce e si radica sempre di più: il 23% alle Europee e il primato in diverse
province confermano un consenso storico”. Il messaggio è chiaro “è il frutto di un partito unito, del lavoro sui territori e di un’azione di governo credibile”






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