L’Ars riparte dai contributi per l’editoria. Il via libera all’articolo sette della Finanziaria che ieri sera stato accantonato è giunto nel primo pomeriggio dopo una riscrittura d’aula che ingloba emendamenti targati Pd e 5 stelle e Forza Italia. Determinante il contributo
Il via libera arriva non senza polemiche in aula anche se legate all’andamento generale della discussione sulla manovra. La norma stanzia in totale 4 milioni, tre per l’editoria quotidiana, un milione per quella libraria.
La norma originale è stata riscritta inglobando alcuni emendamenti. Il testo integrato prevede che le somme vadano alle emittenti televisive o radiofoniche, ai giornali cartacei ed on line e alle agenzie di stampa che producano un notiziario siciliano ed abbiano al loro interno “almeno due giornalisti contrattualizzati o con contratti a prestazione o giornalisti soci lavoratori di cooperative giornalistiche”. Previsti anche contributi per gli editori di libri: per loro una riserva di un milione. I soldi saranno gestiti da Irfis attraverso il Fondo Sicilia.
L’articolo riscritto passa senza ricorso al voto segreto con un accordo generale dell’aula.
Schifani: “Fondo editoria risultato importante e atteso”
“L’approvazione della norma sui fondi all’editoria rappresenta un risultato importante e atteso. Una scelta doverosa che il mio governo ha sempre sostenuto, e riproposto anche oggi, per rafforzare il pluralismo dell’informazione tipico di un Paese democratico. Il voto palese dell’Aula dimostra che la leale collaborazione istituzionale è l’unica via per dare risposte concrete e responsabili alla società siciliana” dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani.
Fratelli d’Italia “Aiuto concreto a settore fondamentale”
“Il Fondo per l’editoria siciliana approvato dall’Ars nell’ambito della Finanziaria costituisce un aiuto concreto a un settore fondamentale e purtroppo in crisi. Fratelli d’Italia ha voluto con forza questa norma che prevede la concessione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per investimenti ovvero per fabbisogno di capitali dice Giorgio Assenza, capogruppo di FdI, aggiungendo: “Prendiamo atto con grande soddisfazione anche del fatto che l’aula ha accolto trasversalmente l’appello del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, il quale aveva auspicato che almeno su questa norma non si facesse richiesta di voto segreto. Auspichiamo, inoltre, che si prosegua così anche per il resto della Finanziaria, cioè con confronto costruttivo tra maggioranza e opposizioni e con votazioni palesi”.
Partito Democratico “Norma migliorata, bene che passi dopo due stop precedenti”
“L’approvazione della norma sui contributi all’editoria, inserita nella finanziaria e sostenuta dal gruppo Pd, rappresenta un sostegno concreto al mondo dell’informazione e del giornalismo. Anche in questo caso abbiamo presentato emendamenti migliorativi rispetto al testo iniziale, è importante che dopo le due precedenti bocciature dovute ai soliti litigi interni alla maggioranza, siamo finalmente riusciti ad approvare questa norma” dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd, a proposito dell’articolo 7 della manovra finanziaria in discussione all’Ars.
Forza Italia “Pluralità va sostenuta con azioni”
“La pluralità dell’informazione – ha commentato Marco Intravaia estensore di uno degli emendamenti – va sostenuta non solo con le belle parole, ma soprattutto con azioni concrete ed è quello che abbiamo fatto approvando la legge”.
Movimento 5 stelle
“L’approvazione degli aiuti all’editoria rappresenta un atto fondamentale a sostegno della pluralità dell’informazione in un momento di grande crisi del settore” commenta il capogruppo 5 stelle Antonio De Luca.
“Più testate sono in attività sul territorio, più forte è il ruolo di garanzia esercitato sul potere e sulle istituzioni e più consistente é la possibilità di denunciare e contrastare operazioni illecite e fenomeni corruttivi, un’attività che il Movimento 5 stelle ha avuto sempre a cuore sin dalla sua nascita. Come ampiamente annunciato negli scorsi mesi, il Movimento 5 Stelle non solo ha sostenuto l’articolo ma ha anche ottenuto l’ampliamento dei fondi al fine di garantire l’erogazione anche in favore delle testate più giovani per agevolarne il percorso” – ha concluso De Luca
Editori digitali “Passaggio storico per il sistema dell’Informazione”
La Federazione Editori Digitali (FED) esprime profondo compiacimento e viva soddisfazione per l’approvazione della misura che istituisce il Fondo per l’editoria, “un provvedimento che segna un passaggio storico per il sistema dell’informazione in Sicilia e indica un progresso concreto per la democrazia e la partecipazione dei cittadini”.
“Con questa decisione – sottolinea Biagio Semilia, presidente della Federazione Editori Digitali (FED) – la Regione Siciliana riconosce finalmente all’informazione il ruolo di infrastruttura civile fondamentale della democrazia, soprattutto nella sua dimensione locale e iper-locale, che costituisce il primo presidio di pluralismo, trasparenza e controllo democratico nei territori”.
La FED esprime un sentito apprezzamento per l’impegno del Governo guidato da Renato Schifani e per il ruolo svolto dall’Assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino. Inoltre, la Federazione riconosce il contributo determinante della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, nella persona del Presidente Gaetano Galvagno e di tutti i parlamentari di Sala d’Ercole, maggioranza e opposizione, che hanno accompagnato il percorso parlamentare della norma.
La FED desidera infine sottolineare il valore del confronto costante e più che proficuo avviato con l’Associazione Stampa Parlamentare, con il Sindacato dei Giornalisti e con l’Ordine dei Giornalisti e la Sicindustria, un dialogo sviluppatosi anche nell’ambito dell’audizione in Commissione Bilancio, che ha consentito un approfondimento serio, responsabile e condiviso della norma.
“Il risultato raggiunto dimostra che, quando al centro vi è la qualità dell’informazione, è possibile costruire convergenze responsabili e scelte lungimiranti – conclude Semilia -. Il Fondo per l’editoria rappresenta un investimento nella libertà di informazione, nella professionalità giornalistica e nel diritto dei cittadini a essere informati in modo corretto, indipendente e radicato nei territori.
La FED auspica che l’attuazione della misura avvenga nel segno della trasparenza, dell’equità e della valorizzazione delle realtà editoriali realmente indipendenti, confermando la Sicilia come laboratorio avanzato di politiche pubbliche a tutela dell’informazione e della democrazia.
Stampa Parlamentare “Bene coinvolgimento associazioni categoria”
Dopo due tentativi falliti nei mesi scorsi con la bocciatura della norma sotto i colpi del voto segreto, l’Assemblea regionale siciliana questo pomeriggio ha approvato la norma della manovra di stabilità che istituisce il Fondo per l’editoria.
Come Sindacato della Stampa parlamentare siciliana abbiamo chiesto e ribadito in commissione Bilancio, dove siamo stati ascoltati in audizione, l’inserimento nella norma del criterio dei giornalisti contrattualizzati nelle aziende editoriali che faranno richiesta del contributo con l’unico scopo di sostenere e incentivare l’occupazione dei colleghi.
Alcuni emendamenti parlamentari hanno aggiunto al principio dei “contrattualizzati” altri criteri “al ribasso”: comunque sia rivendichiamo il nostro “piccolo” risultato e ci impegniamo a vigilare affinché sia sempre l’occupazione vera e reale dei giornalisti la priorità di eventuali e futuri interventi legislativi.
Abbiamo accolto con favore la proposta dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino di coinvolgere gli organismi di categoria dei giornalisti nella definizione del decreto attuativo della norma sull’editoria, siamo disponibili a dare il nostro contributo sempre con l’obiettivo di sostenere il lavoro dei colleghi giornalisti.






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