Un dipendente civile del governo degli Stati Uniti è stato tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia Polizia Militare per l’Aeronautica Militare di Sigonella con l’accusa di furto aggravato. L’uomo, un trentasettenne residente a San Cono, in provincia di Catania, è stato sorpreso in flagranza di reato mentre asportava circa 40 litri di gasolio dalle cisterne situate all’interno del sito Muos di Niscemi, infrastruttura strategica del Dipartimento della Difesa statunitense dove il soggetto prestava servizio.
L’operazione rappresenta il culmine di una meticolosa attività investigativa condotta dai militari dell’Arma in stretta sinergia con gli agenti del Ncis, il Naval Criminal Investigative Service di Sigonella. Il coordinamento delle indagini è stato affidato al Procuratore della Repubblica di Gela, il dottor Salvatore Vella, il cui lavoro ha permesso di monitorare i movimenti sospetti all’interno dell’installazione militare.
Subito dopo il fermo, i Carabinieri hanno esteso le verifiche all’abitazione dell’uomo. La perquisizione domiciliare ha confermato i sospetti degli inquirenti, portando al rinvenimento di un ingente quantitativo di materiale illecito. Sono stati infatti sequestrati ulteriori 400 litri di carburante, meticolosamente suddivisi in quattordici taniche di varia capacità, insieme a un arredo da ufficio che, dai primi accertamenti, risulterebbe essere stato sottratto sempre dagli uffici del Muos.
Il quadro probatorio delineato ha fornito gravi indizi di colpevolezza a carico del trentasettenne, portando il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela a convalidare l’arresto. Oltre ai provvedimenti giudiziari, i Carabinieri della Stazione di San Cono hanno proceduto, in via cautelativa, al ritiro di nove fucili e due pistole regolarmente detenuti dall’indagato, in attesa delle decisioni definitive dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.






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