All’indomani dell’approvazione della Finanziaria regionale c’è da fare i conti con quel che è successo in aula nelle notte dei lunghi coltelli. Dopo i due presidenti, quello della Regione e quello dell’Ars, anche i partiti cercano di spegnere le polemiche e guardare alle norme importanti portate a casa.

La Lega parla per bocca del segretario regionale Germanà

Così tocca al coordinatore della Lega in Sicilia, il senatore Germanà, esprimere la prima posizione ufficiale del partito nelle 24 ore dopo l’approvazione: “Il centrodestra siciliano centra ancora l’obiettivo di approvare la legge di stabilità regionale e il bilancio entro la fine dell’anno. Un governo saldo con una maggioranza responsabile traguardano l’obiettivo riuscendo a far varare dal Parlamento una manovra per oltre 1,5 miliardi di euro, che rafforzerà il percorso di crescita che la Sicilia sta conoscendo con il governo di Renato Schifani”.

“Si tratta di una manovra che interviene in tanti settori nevralgici dell’economia siciliana e che continua a completare progressivamente il percorso che chiude definitivamente l’era del precariato alla Regione. Come Lega siamo molto soddisfatti per le misure nel settore agricolo e in quello della formazione e dell’istruzione, ma non c’è dubbio che la scommessa sul credito d’imposta con oltre 200 milioni di euro di investimento sarà il vero propulsore per aumentare l’occupazione nella nostra regione”.

“Apprezziamo molto lo sforzo fatto per sostenere le famiglie con misure, quale quella del bonus edilizio, e gli interventi per il sostegno al reddito e la manutenzione nelle scuole. Stiamo vivendo una fase storica con investimenti mai visti prima in Sicilia, che nel giro di qualche anno ci consegneranno un’Isola con infrastrutture moderne in grado di farci fare un salto di qualità e renderci una vera piattaforma dove investire e creare sviluppo” sostiene Germanà.

Forza Italia: “Cambio di passo storico”

Il capogruppo di Forza Italia, Stefano pellegrino, si spinge oltre fino a parlare di storico cambio di passo “Questo risultato conferma un cambio di passo storico nella gestione della nostra Regione e rafforza la solida impostazione liberale e pro-sviluppo del Governo Schifani, perfettamente in sintonia con la linea e la cultura di Forza Italia. Questa finanziaria conferma che oggi la Sicilia guarda al futuro e non più soltanto alle emergenze, ponendo al centro l’impresa, il lavoro stabile, il sostegno ai Comuni e il potenziamento dei servizi ai cittadini, dal sociale alla sanità. Misure come la super ZES, gli incentivi alle assunzioni, il sostegno al SouthWorking e gli interventi per l’edilizia residenziale sono strumenti potenti per rilanciare l’economia reale. Apprezzo profondamente l’attenzione alle emergenze dei territori, dal settore forestale alla prevenzione incendi, e la volontà di valorizzare il nostro immenso patrimonio culturale”.

Il ruolo di Forza Italia (dopo le polemiche sulla gestione d’aula)

Nonostante le polemiche dei deputati azzurri nei confronti della gestione d’aula che li hanno portati, sottovoce, a sostenere di essere stati marginalizzati Pellegrino sostiene “In questo successo, il ruolo dei deputati di Forza Italia è stato propositivo e determinante nel sostenere le proposte del Governo. Con il loro lavoro quotidiano, continuano a garantire quel contatto essenziale tra il Parlamento regionale e le istanze dei territori, facendosi interpreti delle necessità delle comunità, delle imprese e della società civile tutta. Forza Italia, con il suo gruppo in Assemblea, continuerà a svolgere con responsabilità questo insostituibile ruolo di collegamento e di proposta, perché questo percorso di rinascita e sviluppo prosegua per tutta la Sicilia”.

Fratelli d’Italia e l’0ultima misura incassata, il finanziamento dei parchi urbani

Da Fratelli d’Italia si sottolinea l’ultima misura approvata, il via libera al finanziamento di 245 parchi urbani in Sicilia. Ai fondi già disponibili si sono aggiunti altri 8 milioni e 750 mila euro, portando il totale a 12 milioni e 250 mila euro e consentendo quindi di sostenere tutti i progetti comunali finora ammessi. «La Regione Siciliana continua a investire nel futuro, partendo dalle città e dal verde pubblico” sottolinea l’assessore del Territorio e dell’Ambiente, Giusi Savarino, commentando lo stanziamento disposto nell’ambito della Finanziaria approvata dall’Ars.

“Una misura innovativa per la rigenerazione urbana, nata nel 2025 e fortemente da me voluta per rendere le nostre città più vivibili, sicure e resilienti ai cambiamenti climatici, grazie a parchi urbani, polmoni verdi, orti urbani, verde pensile e interventi diffusi sui territori della nostra Sicilia- aggiunge- Ha avuto grande successo con numerose adesioni da parte dei Comuni ed è stata voluta da Fratelli d’Italia e sostenuta da tutto il Parlamento regionale, perché una misura così importante non ha colore politico, l’unico è il verde con cui si tingeranno le nostre città, garantendo una maggiore qualità di vita, più spazi dedicati ai bambini, contrasto alle ondate di calore e migliore gestione delle acque piovane”.

Segnale chiaro, lavoro priorità assoluta

“Con l’approvazione della legge di Stabilità e del Bilancio 2026-2028, il Parlamento siciliano ha dato un segnale chiaro: il lavoro è la priorità assoluta. Questa finanziaria mette al centro le persone, offrendo risposte a migliaia di lavoratori e famiglie che attendevano provvedimenti di questa portata” dice, infine, Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d’Italia.

“Il cuore della manovra è il sostegno all’occupazione, declinato attraverso misure strutturali su diversi fronti. Gli sgravi fiscali per le imprese che assumono a tempo indeterminato, con particolare attenzione a giovani, donne e over 50, rappresentano un investimento sul futuro della nostra Isola. Vogliamo che i siciliani possano realizzarsi qui, senza dover emigrare”.

“Particolarmente significativo – prosegue Bica – è l’articolo 13, che prevede l’aumento di 23 giornate lavorative per i forestali: un provvedimento che garantisce maggiore continuità occupazionale a migliaia di operatori e alle loro famiglie, assicurando al tempo stesso una più efficace tutela del territorio”.

“Con l’articolo 39 abbiamo stanziato le risorse per la stabilizzazione del personale precario dell’ESA, gli ex trattoristi, ponendo fine a una condizione di incertezza che durava da troppo tempo. L’emendamento che aumenta di circa due ore il contratto degli ex LSU dei Comuni rappresenta inoltre un primo passo verso il completamento orario per figure essenziali nelle amministrazioni locali”.

“Questa finanziaria – conclude il deputato – è il frutto di un confronto intenso tra i banchi di Sala d’Ercole. Fratelli d’Italia ha lavorato con responsabilità per costruire una manovra che investe su chi lavora e su chi vuole restare nella propria terra”.

Pd: “Certificato solo il fallimento politico”

Ma dal Pd  il vice segretario regionale Valentina Chinnici torna all’attacco e parla di una maggioranza  che si compatta solo sull’uso della risorse pubbliche a scopo mdi raccolta del consenso ““La finanziaria regionale 2026 certifica il fallimento politico della maggioranza che sostiene il presidente Schifani: una legge confusa, senza visione, incapace di trasformare ingenti risorse in diritti, servizi e lavoro per i siciliani”.

“In Aula è andata in scena una maggioranza divisa e paralizzata, mentre le opposizioni hanno dovuto supplire con senso di responsabilità per evitare che la manovra deragliasse del tutto. Si è scelta ancora una volta la strada della spesa a pioggia, dei rivoli clientelari, delle micro misure utili solo a tenere insieme un equilibrio di potere, rinunciando a costruire politiche serie su casa, lavoro, aree interne, diritto allo studio, mobilità e servizi essenziali. Persino su temi cruciali come il sostegno agli enti locali, il superamento del precariato storico dei comuni e il rafforzamento della sanità, il governo ha preferito il minimo sindacale: poche risorse, provvedimenti parziali, zero programmazione, nessun piano straordinario di assunzioni” sostiene la deputata regionale e vice segretaria del Partito Democratico della Sicilia.

“Le poche norme utili su occupazione femminile, qualità del lavoro, forestali ed ESA – prosegue – sono frutto del lavoro del Parlamento e delle opposizioni, non di una strategia del governo, che continua a usare la spesa pubblica come serbatoio di consenso invece che come leva di sviluppo. È inaccettabile che, a fronte di carenze drammatiche negli organici dei comuni e nei servizi alla persona, si risponda con aumenti orari simbolici e rinvii generici a future manovre, mentre già si annuncia una maxi operazione da oltre 2 miliardi di euro su cui incombe l’ombra dell’ennesima guerra per le clientele. La Sicilia ha bisogno di una svolta, non di un governo che vive di emergenze, notti in Aula e mediazioni al ribasso. Come avevamo preannunciato, porteremo la mozione di sfiducia al governo Schifani – conclude – nelle istituzioni e nel territorio, per costruire un’alternativa credibile che rimetta al centro l’interesse generale, il lavoro di qualità e il diritto delle giovani generazioni a costruire qui il proprio futuro”.