Per il segretario regionale della Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro, l’anno che si chiude è stato tra i più complessi per l’area industriale siracusana, con il riemergere di criticità strutturali, fragilità aziendali e una persistente assenza di una strategia complessiva sul futuro del polo Petrolchimico.

I debiti di Isab

Bottaro ha richiamato la vicenda Isab, sottolineando come il ricorso alla composizione negoziata del debito abbia evidenziato un assetto societario debole, rendendo necessario un intervento serio del Governo, anche attraverso la Golden Power, pur in presenza di prospettive economiche più favorevoli attese per il 2026.

La vicenda Ias

Nel passaggio dedicato a IAS, il segretario Uiltec ha denunciato come neanche il 2025 abbia portato chiarezza sul futuro dell’impianto, evidenziando il totale disinteresse della Regione Siciliana, proprietaria della struttura. Bottaro ha ricordato che “la chiusura dell’incidente probatorio e le più recenti vicende giudiziarie hanno definitivamente chiarito l’assenza del presunto disastro ambientale, facendo emergere l’infondatezza delle accuse e restituendo piena dignità all’operato dei lavoratori”.  Nonostante ciò, ha aggiunto, permane una grave incertezza sul destino dell’impianto e sui 37 addetti rimasti, mentre si avvicina la scadenza del distacco delle grandi aziende.

Il caso Sasol e la solidità di Sonatrach

Sul fronte Sasol, Bottaro ha posto l’accento sulla fermata dell’impianto delle paraffine e sull’imminente stop del PACOL HF, con la dichiarazione di 65 esuberi. La gestione degli stessi, attraverso ammortizzatori sociali e uscite concordate, ha consentito di contenere l’impatto occupazionale, ma restano forti le preoccupazioni per l’assenza di prospettive industriali e per una gestione delle relazioni sindacali locali definita lacunosa.

Il 2025 è stato anche l’anno della fine della produzione di etilene da parte di Versalis dopo che il gruppo Eni ha deciso di riconvertire l’impianto che “sfornerà” biocarburante. “Con la firma del protocollo del 10 marzo si avvia la demolizione del cracking e la costruzione, nel prossimo triennio, di una bioraffineria e di un impianto di riciclo chimico delle plastiche. La gestione della fase transitoria sarà complessa e richiederà un dialogo sociale serio, continuo e responsabile” dice Bottaro.

Le criticità nel nuovo sistema idrico

Ampio spazio viene dedicato anche al sistema idrico integrato, indicato come uno dei nodi più critici del territorio. La sola costituzione del soggetto aggiudicatario, senza l’avvio effettivo del servizio, ha lasciato i lavoratori del settore in un limbo, tra chi dovrebbe transitare in Aretusacque e chi, estromesso negli anni passati, attende ancora il reinserimento nel mondo del lavoro.

Nel complesso, per la Uiltec l’intensa attività sindacale di difesa dell’esistente non è sufficiente senza un deciso cambio di passo. Bottaro ha ribadito la necessità di un confronto vero con i lavoratori e di una rappresentanza capace di superare logiche di piccolo cabotaggio politico, per restituire prospettiva e dignità al lavoro industriale nella provincia di Siracusa.