Chiuderemo l’anno con un calo termico da pieno inverno dopo settimane miti: è quanto accadrà nelle ultime 36 ore del 2025, caratterizzate da un’irruzione di aria artica che riporterà il freddo su gran parte dell’Europa e lambirà anche l’Italia. La conferma arriva da Lorenzo Tedici, responsabile media di iLMeteo.it, che descrive uno scenario in netto cambiamento rispetto ai giorni precedenti.
Dopo un periodo con temperature superiori alla media stagionale anche di 6-7 gradi, il termometro è destinato a scendere rapidamente, con valori fino a 7-8 gradi sotto la media climatologica. Un passaggio netto che segnerà la fine del 2025 e l’inizio del nuovo anno. L’Italia non sarà colpita in pieno dall’aria gelida di origine russa ma ne subirà comunque gli effetti, soprattutto sul versante adriatico e in montagna, dove il calo termico sarà più marcato.
L’irruzione artica dalla Russia verso l’Europa
Secondo le analisi meteorologiche, una vasta massa d’aria artica sta scendendo dalla Russia verso l’Europa sud-orientale. Nelle prossime ore saranno coinvolti direttamente i Balcani, l’area carpatica-danubiana, la Grecia, la Turchia e l’area del Mar Nero.
L’Italia resterà ai margini di questa discesa gelida ma il raffreddamento sarà comunque sensibile. «Si passerà, infatti, da valori piuttosto miti per il periodo a punte di 7-8 gradi sotto la media», spiega Tedici.
In termini pratici, le temperature crolleranno anche di 13-15 gradi in poche ore, soprattutto sulle zone montuose e lungo la fascia del Medio Adriatico. Un cambiamento rapido e netto, destinato a farsi sentire in modo evidente anche nelle città.
Nevicate e primi effetti del freddo: cosa succede il 30 dicembre
La giornata di oggi, 30 dicembre, segna il passaggio dell’aria artica russa a est dell’Italia. Questo movimento atmosferico provocherà effetti differenti da Nord a Sud.
Nel dettaglio:
- Nord Italia: tempo stabile e in gran parte soleggiato, con la presenza di nebbie sulla Pianura Padana orientale soprattutto nelle ore mattutine.
- Centro Italia: dal pomeriggio-sera sono attese nevicate fino a quote collinari tra Basse Marche, Abruzzo e Molise.
- Sud Italia: locali piovaschi, in particolare sulle aree affacciate sul basso Tirreno.
L’ingresso dell’aria fredda sarà accompagnato da un progressivo calo delle temperature, che inizierà a farsi sentire già dalla sera.
San Silvestro asciutto ma molto freddo: brindisi quasi ovunque sottozero
La giornata del 31 dicembre sarà caratterizzata da tempo più asciutto e in gran parte soleggiato ma con temperature decisamente basse. «Come non succedeva da anni, a mezzanotte quasi tutta l’Italia brinderà con temperature intorno allo zero o leggermente sotto», sottolinea Tedici.
Il freddo interesserà anche città che negli ultimi inverni avevano spesso evitato valori così rigidi durante la notte di San Silvestro:
- Roma e Napoli registreranno temperature prossime allo zero o localmente sottozero.
- Firenze e Perugia vedranno valori sotto lo zero.
- Bologna, Milano e Torino saranno fredde ma senza condizioni eccezionali rispetto alla loro climatologia invernale.
L’anomalia di questo Capodanno 2026 sarà quindi il freddo diffuso anche al Centro-Sud, con l’unica eccezione rappresentata dalla Sicilia.
Sud e Isole: meno freddo ma più nubi
Mentre gran parte della Penisola sarà interessata da temperature rigide, la situazione sarà leggermente diversa sulle Isole maggiori.
In Sicilia sono attese nubi sparse e anche qualche piovasco, con temperature meno rigide rispetto al resto del Paese. Condizioni simili anche sulla Sardegna, dove il cielo sarà più nuvoloso, il freddo meno intenso e non mancheranno alcune precipitazioni deboli.
Nonostante ciò, il calo termico sarà percepibile anche in queste aree, seppur in modo meno marcato rispetto al versante adriatico e alle regioni centrali.
Capodanno 2026: cambia tutto con il ritorno dei venti meridionali
Con l’arrivo del nuovo anno, la situazione meteorologica è destinata a mutare rapidamente. Dal pomeriggio del 1° gennaio e soprattutto dal 2 gennaio, la rotazione dei venti da sud segnerà l’inizio di una nuova fase.
I venti di Ostro e Libeccio spingeranno aria più mite e umida verso l’Italia, determinando:
- un rialzo termico anomalo
- il ritorno di piogge sparse
- un progressivo peggioramento del tempo
Le precipitazioni interesseranno inizialmente il versante tirrenico, per poi estendersi anche al Nord, localmente già dal pomeriggio di Capodanno.
Una raffreddata breve ma intensa
In sintesi, l’Italia si prepara a una rapida fase di freddo che sembrerà più lunga di quanto non sia realmente. «Sembrerà lunga un anno, ma solo perché inizierà nel 2025 e finirà nel 2026; in realtà, durerà solo un paio di giorni o poco più». Un passaggio invernale intenso ma di breve durata, seguito da un ritorno a condizioni più miti e instabili tipiche delle correnti meridionali.
Il meteo giorno per giorno
Oggi, 30 dicembre
- Nord: nubi sparse e nebbie al mattino.
- Centro: piovaschi sul versante adriatico, neve debole sull’Appennino a quote collinari.
- Sud: instabilità su Puglia e basso Tirreno.
Domani, 31 dicembre
- Nord: soleggiato con nebbie o nubi basse al mattino.
- Centro: generalmente sereno.
- Sud: ventoso, qualche pioggia su Sicilia, Sardegna orientale e Reggino.
Giovedì 1° gennaio
- Nord: soleggiato con nubi in aumento e locali nebbie notturne.
- Centro: peggioramento sulle zone tirreniche con piovaschi.
- Sud: qualche piovasco verso la Sicilia.
Tendenza successiva: peggioramento soprattutto al Centro-Nord con piogge diffuse e rialzo termico per l’arrivo dei venti meridionali.
Lo sapevi che…
Le irruzioni di aria artica di origine russa sono tra le principali responsabili dei cali termici improvvisi in Europa orientale e possono influenzare l’Italia anche quando il nucleo più freddo scorre a est della Penisola.
FAQ – Domande frequenti
Quanto durerà il freddo intenso?
Solo pochi giorni, tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
Ci saranno nevicate in pianura?
No, le nevicate sono attese fino a quote collinari sull’Appennino adriatico.
Il Capodanno sarà piovoso?
In gran parte no, ma dal pomeriggio del 1° gennaio sono attese piogge soprattutto al Centro-Nord.
Il freddo interesserà anche il Sud?
Sì, con l’eccezione della Sicilia e in parte della Sardegna.






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