Il killer 23 anni, la vittima 30. Due giovanissimi che si sono affrontati oggi in pieno mercato al Capo.

Tutto avvenuto tra decine di persone già pronte con le bancarelle allestite piena di colori per affrontare la lunga giornata di vendita.

Tra quegli stand che richiamano tanti palermitani, ma anche tantissimi turisti, oggi si è consumato un nuovo delitto a Palermo.

Un omicidio quello di Andrea Cusimano, 30, fruttivendolo, ancora da chiarire. Certo a sparare è stato Calogero Pietro Lo Presti, 23 anni, rampollo di una famiglia che annovera esponenti di spicco in Cosa Nostra. Ma chissà cosa ha armato la mano del killer.

C’era stata una lite poco prima. Erano intervenuti i carabinieri sembrava tutto calmo. Non per i militari che sono rimasti nella zona a controllare.

Tanto che appena hanno sentito gli spari erano pronti a bloccare l’uomo armato che era riuscito ad entrare in macchina nella Smart con il motore acceso e a prenderlo di peso e ammanettarlo.

Per il comandante provinciale dei carabinieri è stata una risposta tempestiva. Adesso c’è da capire quanto ci entra la mafia in questo omicidio.

“Il mercato del Capo è dentro il mandamento di una delle famiglie più importanti della mafia. E’ sempre un luogo costantemente osservato e controllato dalle forze dell’ordine. Questa mattina c’è stata una sparatoria e i carabinieri sono riusciti a bloccare il responsabile. Ora è in caserma. Si sta cercando di chiarire la dinamica e il movente dell’omicidio”.

Lo ha detto il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Di Stasio.

“La risposta in un luogo importante è stata efficace e puntuale questo è importante per la civile convivenza e per gli stessi cittadini. Stiamo lavorando per cercare di comprendere se ci siano legami con l’omicidio di Giuseppe Dainotti avvenuto in via D’Ossuna, ma credo che sia ancora presto per dirlo”.