Il siciliano Riccardo Di Stefano rimane nella governance di Confindustria nazionale. Già in squadra come uno dei vicepresidenti sotto la presidenza di Carlo Bonomi (con presidenza dei giovani imprenditori), il palermitano rimane nel lotto dei vicepresidenti anche con la nuova formazione designata dal presidente Emanuele Orsini che dal prossimo 23 maggio sarà nominato ufficialmente per il periodo 2024-2028.

Deleghe all’Education ed Open Innovation

Di Stefano avrà deleghe all’Education ed Open Innovation. Palermitano, classe 1986. È componente del consiglio di amministrazione di Officina Lodato Srl, attiva nell’impiantistica civile e industriale, e fondatore di Meditermica Srl. È inoltre impegnato nel settore della valorizzazione immobiliare e nell’efficienza energetica. Laureato in Giurisprudenza, ha conseguito un dottorato di ricerca in Economia civile.

Attivo nel Gruppo Giovani della territoriale di Palermo, a livello nazionale ha fatto parte del comitato di redazione della rivista del Movimento, Quale Impresa, e nel triennio 2017-2020 è anche stato vicepresidente nella squadra di Alessio Rossi con deleghe all’Education, al Capitale umano e alla Formazione interna.

Di Stefano tra i vicepresidenti indicati da Orsini

Cinque dei vicepresidenti sono espressione della grande impresa. Il presidente designato terrà per sé Transizione digitale, Cultura d’impresa e Certezza del diritto. Cinque i delegati del presidente: Leopoldo Destro, Trasporti, Logistica, Industria del Turismo; Giorgio Marsiaj, Space economy, Aurelio Regina, Energia; Mario Zanetti, Economia del mare e, come già accennato Riccardo Di Stefano, Education e Open Innovation.

Emanuele Orsini presidente designato, approvato il nuovo vertice

Il consiglio generale di Confindustria, dunque, ha approvato il nuovo vertice indicato dal presidente designato, Emanuele Orsini, con un larghissimo consenso: l’84% delle preferenze (su 132 presenti 110 sì, 9 i contrari, 13 le schede bianche).

Tre parole chiave: dialogo, unità, identità. Sono state i pilastri del programma e i punti di riferimento per la composizione della squadra.

“Una giornata di festa per Confindustria, la squadra ha avuto un ottimo successo da parte del Consiglio generale. Abbiamo cercato di usare tre parole chiave, come nella definizione del programma, dialogo, unità, identità, e di ricomporre tutte le anime di Confindustria in un modo libero, cercando le competenze. Ogni tre mesi valuteremo il programma, ciò che abbiamo fatto, e lo terremo al centro per dare una risposta ai nostri associati: quello che dobbiamo fare oggi è rispondere, essere vicino alle nostre imprese”, ha detto

Orsini dopo il voto, rispondendo alle domande dei giornalisti. Priorità, quindi, lavorare insieme e con competenza: “Ho ascoltato 186 persone (i componenti del consiglio generale) per la formalizzazione della squadra, in modo autonomo, siamo riusciti a costruire una squadra che sappia lavorare insieme, di questo c’è bisogno, è la mia priorità. Con le buone competenze saremo vicino alle nostre imprese per la crescita del paese”.

Principi e valori che il presidente designato ha sottolineato anche nel suo discorso in Consiglio, fortemente applaudito, insistendo sull’importanza dell’identità che accomuna le 151mila imprese associate e del lavoro di squadra. Lavorare insieme, coinvolgendo al massimo il territorio e le associazioni. Orsini ha ricordato alcuni punti del programma, che era stato presentato il 4 aprile, giorno della designazione: i temi dell’Unione europea; la transizione ambientale sostenibile, ma a costi e finanziamenti precisi per le filiere e l’occupazione, accelerando sul nucleare; Industria 5.0; la certezza del diritto; le infrastrutture e l’economia del mare; un nuovo welfare; il capitale umano e la formazione.

La nomina il 23 maggio

Orsini sarà nominato presidente nell’assemblea privata del 23 maggio per il periodo 2024-2028. Tornando alla squadra dieci sono i vicepresidenti elettivi, di cui tre confermati: Francesco De Santis, Ricerca e Sviluppo; Maurizio Marchesini, Lavoro e Relazioni industriali (oggi Filiere e medie imprese); Stefan Pan, vice presidente per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee (era delegato). Gli altri sono Lucia Aleotti, Centro studi; Angelo Camilli, Credito, Finanza e Fisco; Barbara Cimmino, Export e

Attrazione degli investimenti; Vincenzo Marinese, Organizzazione e Rapporto con i territori e le categorie; Natale Mazzuca, Politiche strategiche e Sviluppo del Mezzogiorno; Marco Nocivelli, Politiche industriali e Made in Italy; Lara Ponti, Transizione Ambientale e obiettivi ESG. A questi si aggiungono i tre vice di diritto Giovanni Baroni, Piccola, Riccardo Di Stefano, Giovani, Annalisa Sassi, Consiglio delle Rappresentanze regionali.

Dopo l’assemblea privata del 23 maggio Orsini nominerà 6 suoi delegati che entreranno a far parte del Consiglio generale. Nella squadra ci saranno anche tre Special Advisor, Antonio Gozzi, Autonomia strategica europea, Gianfelice Rocca, Life Science, Alberto Tripi, Intelligenza artificiale. Maurizio Tarquini sarà direttore generale, Orsini ha ringraziato l’ambasciatore Raffaele Langella, annunciando che fino ad un prossimo incarico sarà suo consigliere diplomatico.

“Una squadra di ampia rappresentanza, libera da ogni condizionamento e indice di un profondo rinnovamento, come mi ero augurato facendo un passo indietro. Il grande consenso sottolinea la volontà degli imprenditori che Confindustria proceda in questa direzione”, è stato il commento di Edoardo Garrone, presidente del gruppo Sole 24 Ore, con gli auguri a Orsini. Molti i commenti: “una squadra di valore, anche con belle aziende, è un modo per ripartire compatti”, ha detto Emma Marcegaglia, past president di Confindustria. Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, ha sottolineato la presenza di due vice “rappresentanti dell’industria farmaceutica”.

La soddisfazione dai territori

Soddisfazione dai territori per la squadra e la presenza di esponenti espressione delle proprie aree: Roberto Grassi, presidente degli industriali di Varese; Alberto Zanatta, vice presidente vicario di Confindustria Veneto Est; Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte; Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Francesco Somma, presidente di Confindustria Basilicata; Giovanbattista Perciaccante, presidente Confindustria Cosenza; Tommaso Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana; Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia.

“Onorato” per l’incarico alla space economy Giorgio Marsiaj, mentre Antonio Gozzi ha dichiarato che “s’impegnerà per l’industria e la manifattura italiana”.