La linea difensiva dei legali dei sei giovani maggiorenni accusati di aver preso parte allo stupro di gruppo al Foro Italico lo scorso 7 luglio è legata a una nuova audizione della vittima alla luce delle nuove prove che gli avvocati degli indagati hanno raccolto.

Prossima udienza il 29 aprile, i difensori chiederanno il rito abbreviato

I difensori dei sei imputati chiederanno alla prossima udienza il prossimo 29 aprile l’abbreviato condizionato a una nuova audizione della vittima, già ascoltata dal Gip di Palermo Clelia Maltese in incidente probatorio, due mesi fa. Ed anche per questo assente in aula.

Chiesto che la giovane risponda a nuove domande

Ora, davanti al giudice per l’udienza preliminare Cristina Lo Bue, gli indagati Elio Arnao, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Angelo Flores, Samuele La Grassa, Christian Maronia, vorrebbero che alla giovane venissero poste nuove domande sulla base di alcune acquisizioni, soprattutto audio provenienti da terze persone, trovati dagli avvocati. Il materiale trovato dai difensori, già in un’udienza stralcio a marzo, non era stato ammesso fra le carte del procedimento, ma i legali insistono perché la ragazza venga riascoltata anche in relazione a una serie di circostanze.

Si tratterebbe di nuove prove che dimostrerebbero come la giovane avesse seguito senza protestare né rivolgersi alle tante persone incontrate lungo il percorso, coloro che sarebbero diventati i suoi aggressori.

L’obiettivo della difesa

L’obiettivo è dimostrare che lei stessa avesse ingenerato la convinzione, negli imputati, di essere “disponibile” a fare sesso con tutti e sette, i sei maggiorenni e un altro ragazzo all’epoca. L’udienza preliminare che si tiene dal Gup Lo Bue è stata rinviata al 29 aprile. Se il giudice non ammetterà l’abbreviato condizionato gli imputati dovranno scegliere se fare l’abbreviato “secco” o l’ordinario. Il rito speciale prevede uno sconto di pena di un terzo. Sia i maggiorenni sia il settimo imputato si trovano detenuti in carcere.

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