Sabato 20 aprile la Cattedrale di Cefalù ha ospitato un importante momento del cammino sinodale che la Chiesa diocesana sta vivendo. Sotto lo sguardo benedicente del Cristo Pantocratore oltre cento Sinodali si sono riuniti per discutere, riflettere e discernere le proposte sui tre temi principali dell’Unità Pastorale Sinodale, dell’Iniziazione Cristiana e della Fede Popolare e su altre tematiche, che, dopo essere state discusse e arricchite nei dieci tavoli sinodali, verranno votate dall’Assemblea Sinodale a partire da ottobre 2024.

Il Sinodo entra nel vivo dei suoi lavori iniziati nel 2020 così come ha sottolineato il Vescovo di Cefalù S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante durante il suo intervento introduttivo. “Quello che stiamo vivendo è un momento importante e decisivo – ha spiegato il Vescovo – dove la chiesa mostra il suo vero volto sinodale. Non è il Vescovo ma la Chiesa tutta che si orienta in ascolto della voce dello Spirito”.

“La Chiesa è una realtà dinamica – ha continuato Mons. Marciante – che cammina con gli uomini e mentre cammina deve annunciare Gesù”. Il Vescovo di Cefalù ha sottolineato che stiamo vivendo una crisi che non sta però svuotando le nostre chiese, “la crisi – ha spiegato – è un tempo positivo per la Chiesa, vuole dire che il Signore sta preparando una nuova evangelizzazione, un nuovo tempo”, e il Sinodo che la Chiesa cefaludense sta vivendo rappresenta un tempo propizio per il rinnovamento della Chiesa locale, una Chiesa in uscita, una Chiesa dallo slancio missionario.

Il XII Sinodo diocesano è un appuntamento di straordinaria importanza per la Chiesa diocesana, un evento che invita a trasformare le difficoltà, le attese e i bisogni delle nostre comunità in nuovi cammini e nuove opportunità.

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