Vietato usare l’acqua potabile per innaffiare le piante di balconi e giardini nell’intervallo orario che va dalle 5 alle 23, lavare auto in casa, cortili e piazzali e alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine non dotate di dispositivi per il riciclo artificiale dell’acqua. Questi i provvedimenti presi dal sindaco di Carini, Giovi Monteleone, per risparmiare l’acqua potabile e combattere così l’emergenza idrica in corso.

Sanzioni da 25 a 500 euro per i trasgressori

Per ridurre i consumi il primo cittadino oggi ha firmato l’ordinanza, pubblicata sull’albo pretorio del sito del Comune, che stabilisce anche sanzioni amministrative, da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro per chi la trasgredirà.

A vigilare e controllare che l’ordinanza, valida fino al 31 dicembre 2024 (salvo revoca), venga rispettata dai cittadini sarà il Comando di Polizia municipale di Carini.

Emergenza acqua, l’ordinanza a Palermo

Prosegue l’emergenza acqua a Palermo. Diramata una ordinanza del sindaco con la quale si fa divieto alla popolazione residente sul territorio comunale fino a tutto il prossimo 31 dicembre o fino a comunicazione di cessata emergenza di “utilizzare l’acqua potabile per innaffiare le piante di balconi e giardini dalle ore 5 alle ore 23 e di lavare i veicoli privati, con esclusione degli autolavaggi”. Inoltre, sempre per lo stesso periodo e per la stessa fascia oraria, è vietato “lavare cortili e piazzali e alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine, qualora non dotate di dispositivi per il riciclo artificiale dell’acqua”.

Palermo e il dramma siccità

Una situazione critica in Sicilia e nel capoluogo: A Palermo c’è acqua solo per altri nove mesi, se dovesse continuare a non piovere, e considerando che adesso ci si avvia alla stagione meno piovosa dell’anno, la precisione non può che essere presa sul serio. Dannatamente sul serio. La fosca previsione arriva dall’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici che fa capo all’Autorità di bacino. “Considerando i volumi immagazzinati nei quattro invasi, si può garantire il fabbisogno per i soli usi potabili fino a gennaio 2025”. Ma soltanto a patto che l’acqua venga usata soltanto per i rubinetti delle abitazioni private, degli ospedali, delle scuole, degli uffici pubblici, delle attività ricettive. Escludendo dunque gli usi irrigui, se le condizioni meteo dovessero confermare l’assenza di piogge abbondanti nel breve termine. Insomma, una situazione veramente allarmante.

Il vademecum

Il segretario generale dell’Autorità di bacino Leonardo Santoro, nominato commissario delegato per l’emergenza idrica dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha diffuso un vademecum delle azioni e buone pratiche per il risparmio idrico potabile e la riduzione dei consumi. Fra le misure troviamo, ad esempio, l’applicazione di valvole rompigetto ai rubinetti, l’invito a controllare l’efficienza degli impianti idrici, a razionalizzare l’utilizzo in cucina e a usare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico. E ancora il suggerimento di innaffiare solo nelle ore notturne, l’invito a non utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio di veicoli privati, a preferire l’impiego della doccia rispetto a quello della vasca e a non alimentare con acqua potabile le fontane ornamentali e le piscine. L’ordinanza commissariale con il vademecum si può trovare a questo indirizzo.