Ingente perdita d’acqua in via Messina Marine, a Palermo. Questo pomeriggio, intorno alle 14, un tubo dell’acqua ha riversato migliaia di metri cubi d’acqua sull’asfalto nei pressi del civico 721. Ignote le cause dell’accaduto. Alcuni residenti hanno notato la perdita, allertando le autorità e il Consiglio di Circoscrizione. A segnalare per primo il fatto è stato in particolare il consigliere di quartiere Giuseppe Guaresi.

Perdita d’acqua in via Messina Marine

“Sono stato allertato da alcuni residenti che mi hanno segnalato questa enorme perdita d’acqua. Ho evidenziato immediatamente l’accaduto agli uffici dell’Amap. Siamo in un momento nel quale la città e l’intera Regione stanno vivendo un periodo di grave siccità. Inoltre, l’acqua che si è riversata in strada poteva rappresentare un pericolo per pedoni e motociclisti. Questi episodi andrebbero evitati”.

Secondo quanto racconta Guaresi, “i tubi sono stati tranciati. Mi auguro che le fototrappole installate per l’abbandono indiscriminato di rifiuti possano aiutare a ricostruire la dinamica”. Le squadre di Amap sono intervenute sul posto per riparare il guasto.

Siccità, inviata documentazione per lo stato d’emergenza

L’episodio di via Messina Marine è avvenuto in un momento nel quale la Regione Siciliana ha inviato la documentazione necessaria per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia. Nel dossier, le soluzioni proposte dalla cabina di regia guidata dal presidente della Regione e coordinata dal capo della Protezione civile regionale per porre freno in tempi rapidi alla crisi dovuta alla mancanza di piogge.

Il gruppo di lavoro, impegnato anche in questi giorni in continue riunioni, ha individuato gli interventi necessari, differenziati a seconda dei tempi di realizzazione. Tra quelli di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti per i comuni siciliani in crisi, la rigenerazione dei pozzi e delle sorgenti e il ripristino di quelli abbandonati, il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte esistenti, la realizzazione di nuove condotte di bypass. Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio del dissalatore di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di uno dei due tra quelli di Trapani e Gela (nel Nisseno), operazione che richiederà tempi e procedure di gara più lunghe.