Patrizio Cinque, ex sindaco di Bagheria con il Movimento 5 Stelle e grillino della prima ora, sarà candidato con i pentastellati alle prossime elezioni Europee nella Circoscrizione Isole. Primo degli eletti alle parlamentarie del Movimento, Cinque si presenta come punto di riferimento per i cittadini siciliani e sardi a Strasburgo. “È per me motivo di grande orgoglio poter avere l’opportunità di rappresentare i cittadini delle due Isole al Parlamento Europeo per il Movimento 5 Stelle. Essere stato il più votato sulla piattaforma dai nostri attivisti mi carica di ulteriore responsabilità”, dichiara Patrizio Cinque.

Molti i temi in agenda da portare in Europa, dove Patrizio Cinque sottolinea il grande lavoro fatto dal governo Conte II per l’assegnazione dei fondi del PNRR: “L’esecutivo guidato dal nostro Presidente ha ottenuto un grande successo nell’assicurare i fondi del Next Generation EU per l’Italia, una punto di partenza ottimale per il nostro futuro. Purtroppo, la gestione attuale dei fondi da parte del governo Meloni rischia di rovinare tutto. La mancanza di trasparenza, la lentezza nell’implementazione e le scelte discutibili stanno mettendo a rischio le opportunità di crescita e sviluppo del nostro Paese. Serve competenza nella gestione dei fondi per non disperdere questo enorme patrimonio”.

Cinque critica l’approccio tradizionale della politica estera italiana, sostenendo una maggiore difesa e promozione del “Made In Italy” e una rigorosa tutela dell’agricoltura locale dalle politiche europee che penalizzano le produzioni italiane. “Il Parlamento Europeo ha un ruolo cruciale nel plasmare il futuro dei cittadini europei. È essenziale un’impostazione chiara e coerente sulla politica estera e commerciale, che difenda gli interessi nazionali e regionali”, afferma Cinque.

La candidatura di Patrizio Cinque alle Elezioni Europee rappresenta un’opportunità per promuovere una politica più trasparente, partecipativa e orientata al benessere delle comunità locali: “Se negli ultimi 20 anni il ruolo del nostro Paese è stato svilito sul fronte della politica estera ma anche sulla difesa e promozione delle produzioni locali, è perché i partiti hanno mandato a Bruxelles persone che non hanno fatto gli interessi degli italiani. Proprio il Parlamento Europeo ha avallato a maggioranza quei trattati di libero scambio come il trattato UE-Marocco che ad esempio hanno messo fuori mercato i nostri prodotti agroalimentari come gli agrumi. Stessa cosa dicasi per la PAC, la politica Agricola Comune che favorisce gli allevamenti e le grandi estensioni agricole dei Paesi nord europei a totale discapito delle piccole e medie aziende del Mezzogiorno, Sicilia compresa. E alle medesime conseguenze ha portato l’apertura delle maglie sull’importazione dell’olio tunisino, una concorrenza sleale legalizzata che ha messo in ginocchio un comparto fondamentale dell’economia siciliana”.

Un tema fondamentale nell’idea di nuova Europa che porta avanti Cinque è rappresentato dal reddito universale, un passo avanti rispetto al reddito di cittadinanza introdotto dal governo guidato da Giuseppe Conte e abolito da Giorgia Meloni: “È giunto il momento di abbracciare un concetto di giustizia sociale più inclusivo, il reddito universale, una sorta di reddito di cittadinanza europeo. In un’Europa che aspira all’uguaglianza e alla solidarietà, dobbiamo garantire a ogni individuo la dignità di un reddito di base. L’abolizione del reddito di cittadinanza in Italia è un passo indietro, un affronto alla dignità umana e alla lotta contro la povertà. È tempo di agire con coraggio e visione, e implementare il reddito universale come fondamento di una società più equa e progressista, dove ogni persona possa vivere con sicurezza e dignità”.

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