“Nonostante due irruzioni fredde arrivate sulla Sicilia nella seconda parte di aprile, con il loro culmine registrato nei giorni 19 e 24, il mese nel suo complesso ha fatto segnare di nuovo una significativa anomalia positiva delle temperature, prolungando ulteriormente una serie decisamente lunga di anomalie positive consecutive avviata dal settembre 2023. Le fasi molto calde registrate nella prima parte del mese hanno infatti collocato questo del 2024 come uno dei mesi di aprile più caldi degli ultimi 20 anni, solo di poco inferiore, con una media regionale della media mensile stimata pari a 14,9 °C, ai valori estremi registrati nel 2016 e nel 2018. Lo scarto positivo rispetto alla media di aprile del periodo 2003-2023 è risultato pari a 1,3 °C”. Lo dicono i tecnici del servizio informativo agrometeorologico siciliano che hanno analizzato i dati del mese di aprile in Sicilia.

“Un bilancio così rilevante è da ricondurre a tre fasi calde associate a tratti accompagnate anche da venti intensi dai quadranti meridionali – aggiungono dal Sias – In particolare, l’anomalia della fase calda di inizio mese, ormai in esaurimento, ha prodotto presso la stazione Torregrotta (Messina) il giorno 1 il valore massimo mensile pari a 35 °C, così come i valori massimi assoluti delle serie 2002-2023 anche per altre nove stazioni della rete Sias. Si è trattato in alcuni casi di valori superiori di 15 °C circa rispetto ai valori normali. Il valore minimo mensile di -3,4 °C è stato registrato dalla stazione Cesarò Monte Soro (Catania) il giorno 23”.

Ad aprile piogge sotto la media in Sicilia

“Il mese di aprile ha prolungato ulteriormente in Sicilia una ormai lunga serie di mesi con precipitazioni inferiori alla norma avviata lo scorso settembre 2023, che si configura sempre più come un’anomalia estrema rispetto al clima siciliano. Le speranze di un recupero significativo del pesante deficit accumulato durante l’autunno e l’inverno erano concentrate soprattutto per l’inizio del mese, quando apporti significativi di piogge avrebbero potuto salvare almeno parte della produzione cerealicola, che in alcune zone è andata invece del tutto perduta. La media regionale della precipitazione mensile è risultata pari a 23 mm circa, a fronte di un valore normale di 41 mm per il periodo 2003-2023”. Lo dicono i tecnici del servizio informativo agrometeorologico siciliano.

Piogge assenti nella prima parte di aprile

“I fenomeni sono stati praticamente del tutto assenti nella prima parte del mese, mentre le tre perturbazioni occorse nella seconda parte del mese hanno interessato l’Isola solo marginalmente e sono state caratterizzate da quasi totale assenza di attività convettiva, producendo così fenomeni diffusi ma quantitativamente poco significativi – aggiungono dal Sias – Il numero medio regionale di giorni piovosi è risultato pari a 3,2 a fronte di un valore normale pari a 6, con un massimo di 8 giorni piovosi registrato dalla stazione SIAS Cesarò Monte Soro (Messina) ed un minimo di un solo giorno piovoso registrato dalla stazione Santa Croce Camerina (Ragusa). Sulla rete Sias il massimo accumulo mensile di 78,6 mm è stato registrato dalla stazione San Fratello (Messina), mentre il massimo accumulo giornaliero è stato registrato il giorno 16 dalla stazione Gangi (Pa) con 27 mm”.

Nel complesso, la scarsità delle piogge, pur senza aver assunto ancora i caratteri di eventi siccitosi di lungo periodo del passato, per ciò che riguarda il medio periodo assume sempre più i contorni di un’anomalia climatica estrema.

Dall’1 settembre scorso media piogge dimezzata

Dal 1 settembre 2023  le precipitazioni sono state complessivamente per la Sicilia solo la metà dei valori normali, ma vi sono aree della Sicilia orientale dove è caduto meno del 30% di quanto atteso in base al clima.

Ad un’analisi, pur non agevole, delle lunghe serie storiche, per l’area di Catania il periodo settembre-aprile, con 191,2 mm totalizzati in 8 mesi dalla stazione SIAS, appare essere stato in assoluto tra i più asciutti delle serie degli Annali Idrologici che partono dal 1916.

Anche applicando alla serie SIAS fattori di omogeneizzazione rispetto alle serie rilevate in passato nell’area urbana, oggi purtroppo non più acquisite, l’accumulo registrato quest’anno appare inferiore solo ai valori registrati dalla stazione Catania G.C.OO.MM. nel periodo 1968-69, dati peraltro di validità molto incerta.