È stato un giornalista, un inviato de La Vita in Diretta, programma di Raiuno, a ritrovare in mattinata Nicola Tanturli, il bambino di 2 anni, scomparso un giorno fa a Campanara, frazione di Palazzuolo sul Senio, sul Mugello.

Il ritrovamento è avvenuto alle 9.30. Tra i primi ada abbracciare il piccolo, il comandante della stazione dei carabinieri, il maresciallo Porfida, che lo ha poi portato dai sanitari pronti con i mezzi di soccorso.

Il bambino è stato ritrovato in una scarpata a 3 chilometri di distanza dalla sua abitazione, un casolare isolato in mezzo ai boschi dell’Appennino tosco-romagnolo. Una volta lanciato l’allarme i soccorritori sono subito arrivati sul posto e hanno portato il bimbo in ospedale.

Dopo una notte di ricerche senza esito, anche con l’ausilio di un aereo dotato di termoscanner, il lieto fine dopo ore di tensione. Alle ricerche hanno partecipato Vigili del Fuoco, Carabinieri, Soccorso alpino e numerosi volontari, per un totale di quasi 200 persone.

Alberto Matano, conduttore del programma di Raiuno, La vita in diretta, ha raccontato all’Adnkronos che il piccolo è stato trovato da Giuseppe Di Tomaso: «Era lì che stava girando insieme alla troupe immaginando il percorso che il bambino avesse potuto fare da casa. Lui era da solo perché la troupe era rimasta indietro, ha sentito dei lamenti si è sporto e in una scarpata ha trovato il piccolo».

«A quel punto – ha aggiunto Matano – non prendendo il telefono Di Tommaso è corso indietro, ha chiamato i carabinieri e li ha aiutati a tirarlo fuori dalla scarpata. L’ho sentito tra le emozioni, le lacrime e la gioia, mi ha chiamato e mi ha detto: “È  Vivo, è vivo!».