Quando l’emergenza si trasforma in una distopica realtà: questo è quanto sta avvenendo nelle ultime settimane relativamente alla gestione della raccolta dei rifiuti a Palermo. Un quadro che evidenzia contorni ai limiti della decenza igienico-sanitaria, con le strade del capoluogo siciliano invase da immondizia ed ingombranti. Problema che si moltiplica soprattutto nelle cosiddette zone di confine. Aree della città periferiche nelle quali gli incivili scaricano di tutto.

Una situazione che si associa alle difficoltà registrate nell’ultimo periodo da parte Rap. La gestione della raccolta rifiuti non ha ancora trovato la giusta quadra, anche a causa delle carenze di personale. Centro a parte, sono diverse i settori del capoluogo siciliano in cui si registrano cumuli di spazzatura, a volte dati anche alle fiamme.

EMERGENZA RIFIUTI: IL CASO DELLA II CIRCOSCRIZIONE (VIDEO)

In questa triste classifica, la II circoscrizione di Palermo si trova nelle posizioni alte della graduatoria. Ciaculli, Sperone, Acqua dei Corsari: sono tante le zone invase dai rifiuti già da diversi giorni. A segnalare la situazione critica che sta vivendo la periferia ovest del capoluogo siciliano ci ha pensato il consigliere di circoscrizione di Forza Italia Eugenio Marchese. “Per l’ennesima volta siamo qui a dimostrare lo scempio che Palermo ci regala ogni mese. Ho scritto a tutti i dirigenti della Rap e agli Amministratori del capoluogo. Non ho ricevuto risposta“.

Quelli che mettiamo la faccia ogni giorno siamo noi consiglieri di circoscrizione. E ci tocca regalare questo scempio ai cittadini. Io sono convinto che per la seconda guerra mondiale le macerie che hanno prodotto le bombe non arrivavano a questa altezza. I cittadini non possono camminare sui marcipiedi. Siamo in piena estate, la puzza è tremenda. Che ci facciano sapere il perchè non venga raccolta la spazzatura“.

MANCATA APPROVAZIONE DEL PEF TARI

Relativamente ai rapporti fra la partecipata e il Comune, si registra anche la mancata approvazione del Pef Tari. Un diniego frutto di una seduta fiume terminata in nottata che, sostanzialmente, ha respinto quanto proposto dalla Giunta. All’esito del dibattimento in Aula, è proprio il sindaco Leoluca Orlando a rispondere. Il primo cittadino ha palesato la volontà di garantire un bilanciamento fra gli aumenti della Tari e il peso sulla cittadinanza.

“Confermo la volontà e l’esigenza di garantire la natura pubblica del servizio rifiuti e stimolarne l’efficienza disponendo delle risorse necessarie. Ritengo fondamentale evitare destabilizzanti aumenti “ballerini” della Tari. L’amministrazione comunale, nonostante tutto e nonostante taluni, si impegnerà sempre facendo il possibile per mettere in sicurezza il necessario funzionamento e svolgimento del servizio”.

ASSESSORE MARINO: “NON E’ SOLUZIONE MIGLIORE”

Più critico l’assessore al Ramo Sergio Marino, che ha puntato il dito contro l’indecisione da parte del Consiglio Comunale. “Non so se quanto avvenuto sia recuperabile ma da parte nostra faremo quanto è nelle nostre possibilità per evitare un danno irrecuperabile al Comune e, quindi, ai cittadini. Mi auguro ci siano le condizioni perché si possa riprendere un dialogo che anche i Consiglieri Comunali che sostengono la Giunta avevano pure individuato per ridurre gli aumenti nel 2021“.

Gravare gli extracosti sostenuti da RAP solo sul 2022 e 2023 certamente oggi aiuta i cittadini – continua Marino -. Ma domani appesantirà il prelievo a carico degli stessi. I costi del servizio relativo ai rifiuti vanno obbligatoriamente inseriti nel perimetro TARI e soluzioni diverse comportano percorsi insidiosi. Valuteremo con gli Uffici se esistono percorsi che possano portare il Comune in sicurezza. Comprendo le difficoltà che ha avuto anche il Consiglio nel dover deliberare atti significativi. Ma quanto si è determinato a mio avviso non è la soluzione migliore”.

ARCOLEO (PD): “CENTRODESTRA ED AFFINI LASCIANO LA CITTA’ IN BALIA AI RIFIUTI”

Non mancano gli attacchi alle opposizioni da parte dei consiglieri a sostegno del primo cittadino. Fra questi anche l’opinione del capogruppo del PD Rosario Arcoleo, che pone l’accento sulle conseguenze di questa decisione dell’Aula. “Siamo una forza politica seria che non fugge davanti alle difficoltà. Davanti al rischio concreto del fallimento di Rap e di sicura crisi per la città, legata alla non raccolta dei rifiutiabbiamo proposto con grande senso di responsabilità di suddividere in tre annualità eque l’extra-costo per il trasferimento dei rifiuti in altre discariche, causato da responsabilità del governo regionale, che non ha per tempo provveduto, alle autorizzazioni per la manutenzione della sesta vasca e alla realizzazione della settima“.

Siamo consapevoli delle grandi criticità nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, chiediamo al Sindaco di intervenire fermamente su RAP affinchè si garantisca un servizio degno di tal nome. Ai consiglieri di centrodestra e affini che si riempiono la bocca di dichiarazioni di contrarietà alla delibera, ricordo, se lo avessero dimenticato, che sono maggioranza in consiglio (29 su 40 consiglieri), hanno i numeri per proporre soluzioni diverse ed approvarle, invece sono fuggiti, “lasciando la città in balia dei rifiuti”, come quasi sempre succede, dimostrando che non saranno mai una soluzione politica credibile per Palermo“.

CARONIA (GRUPPO MISTO): “PREFETTO CONVOCHI TAVOLO TECNICO”

Le repliche sul voto relatio al Pef Tari non si fanno attendere. Fra queste anche quella della consigliera comunale del Gruppo Misto Marianna Caronia. “Siamo oltre l’indecenza“, commenta. Quella “della città, ridotta ad una immensa discarica; di un Assessore al bilancio che cerca di nascondere al Consiglio comunale le informazioni sulla realtà dei fatti e i documenti. L’indecenza di un’azienda che di fatto ricatta la città per ottenere l’aumento della TARI. Di fronte a questa indecenza e al caos causato dalla giunta Orlando, il Consiglio comunale non ha altra scelta che fermare tutto e chiedere che sia fatta chiarezza“.

Ormai siamo in piena emergenza ed è evidente che l’Amministrazione comunale, il Sindaco e i suoi assessori non sono in grado di affrontarla. Per questo chiedo al Prefetto di convocare con urgenza un tavolo tecnico e di prendere le redini della situazione. Per impedire che si interrompa un servizio essenziale. E per far fronte alla sempre più grave emergenza igienico-sanitaria che incombe su Palermo“.

ITALIA VIVA: “AMMINISTRAZIONE ORMAI ALLO SBANDO”

Molto critici i componenti del gruppo consiliare di Italia Viva. I renziani rimproverano i loro ex alleati di maggioranza per la tempistica adottata sulla gestione del Pef Tari. “L’amministrazione comunale e l’ormai ex maggioranza a Sala delle Lapidi sono allo sbando. A pagarne il prezzo sono la città e la Rap. Se le tariffe Tari 2021 non sono state approvate la colpa è solo di un’amministrazione distratta e arrogante, incapace di garantire i servizi e di rassicurare i lavoratori. I consiglieri comunali hanno scoperto solo all’ultimo che il Pef conteneva un aumento da 10 milioni di euro che nessuno ha saputo giustificare”.

“Gli uffici non hanno avuto nemmeno il tempo di esaminare le carte, figuriamoci i consiglieri. Ciliegina sulla torta, i consiglieri di maggioranza non erano neanche tutti presenti, facendo di fatto saltare il numero legale nonostante la presenza delle minoranze, fra cui Italia Viva. Provare a scaricare sugli altri le proprie colpe o millantare fantomatici pericoli di privatizzazioni è un copione tristemente già visto, ma che fa a pugni con la realtà e non basta a coprire i disastri di questa amministrazione”.

Articoli correlati