Da mesi in prima linea per raggiungere chi è in difficoltà

Covid19, a San Biagio Platani la battaglia del dottor Favatella per vaccinare gli ‘ultimi’

  • Il dottor Andrea Favatella è da mesi in prima linea a San Biagio Platani
  • Grazie anche al contributo di Biagio Nigrelli, volontario della Caritas Locale
  • L’hub di Agrigento fornisce i vaccini e permette al medico di raggiungere chi non può spostarsi

La campagna vaccinale continua in tutta la regione sia pur a rilento in questa settimana. Diverse iniziative nei grossi hub dell’isola si sono susseguite oltre alla somministrazione ordinaria delle dosi per debellare il covid19 e mettere in sicurezza tutti. Si sono moltiplicate anche diverse iniziative rivolte ai pazienti ‘fragili’. Ma nei piccoli paesini dell’isola cambiano le prospettive e le sfumature, soprattutto sotto il profilo dei rapporti umani e pratici.

C’è, infatti, il medico di paese, quello che conosce i suoi pazienti, che ha stabilito con loro un rapporto che va oltre il dovuto, che tocca le corde della sfera umana e della sensibilità. Il medico amico che conforta, che attenziona gli anziani, che si reca a casa loro anche senza richiesto per non farli sentire soli, che si nutre di quegli occhi grati e di quel sorriso capace di scaldare l’anima. Quello stesso medico che vaccina in ogni modo: a domicilio, nel suo studio.

Da mesi in prima linea

Il dottore Andrea Favatella, infettivologo e medico generico nel comune di San Biagio Platani, da mesi in prima linea con il generoso contributo di Biagio Nigrelli, volontario della Caritas locale.

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Una ‘guerra’ per raggiungere e vaccinare chi ha difficoltà

Grazie alla disponibilità e sensibilità dell’hub vaccinale Palacongressi di Agrigento che fornisce i vaccini, combatte, insieme a Biagio, la sua guerra, raggiungendo chi non ha alcuna possibilità di spostarsi, chiama gli ultimi, i disadattati, i fragili e si adopera nella sua quotidiana missione, prestando fede al giuramento solenne di Ippocrate. Non vuole alcun contributo, ritiene che è un suo dovere tutelare i suoi pazienti e non.

In questi momenti di pandemia, di difficoltà e di sofferenze umana, il medico deve tendere al bene comune senza tradire mai il solenne giuramento ippocratico, stella polare e linfa vitale del medico di medicina generale ed è con questo taglio, con questo piglio che la campagna vaccinale del dottor Favatella si protrarrà sino a guerra vinta contro il covid19.

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