Agrigento 2025, la città dei Templi è la capitale italiana della cultura per tutto l’anno in corso. Questo ormai lo sappiamo tutti, o quasi. Ma questo cosa comporta? Quali sono i vantaggi? Quali gli eventi messi in campo nella città, nel suo territorio, nella provincia, nella Regione? Questo invece nessuno lo sa.
La Capitale della Cultura non sa comunicare
Il dato, abbastanza evidente in realtà, è emerso in maniera prorompente durante l’incontro organizzato dal quotidiano La Repubblica al Museo Griffo. Tanti progetti e tanta potenzialità ma nessuno lo sa.
Albergoni, “Campagna avviata l’anno scorso”
“La campagna di comunicazione è stata avviata nel 2024 – ha detto il direttore generale della Fondazione Agrigento 2025 Roberto Albergoni – ma adesso lavoreremo per una maggiore presenza sui social e per rafforzare il sito e altri mezzi di comunicazione”.
Una necessità oggettiva visto che il calendario degli eventi non si trova neanche a cercarlo a meno che non si abbia una forte determinazione nel trovare proprio quelli. Ma il turista va invitato, solleticato, incuriosito. Insomma va raggiunto non ci si può aspettare che ti cerchi lui.
Il sito in fase di aggiornamento
Siamo alla fine di febbraio dell’anno di Agrigento capitale della Cultura ma il sito si presenta ancora “in fase di aggiornamento”. La sensazione è quella che l’intera vicenda non sia ancora in corso ma solo in cantiere a partire proprio dall’immagine che restituisce il sito.
L’arrivo del nuovo Presidente
Ma l’arrivo del nuovo presidente della Fondazione, l’ex Prefetto Maria Teresa Cucinotta fortemente voluta dal Presidente della Regione siciliana Renato Schifani, sembra aver dato una accelerata. E’ lei stessa ad ammettere i ritardi ed a promettere un rapido recupero sulla tabella di marcia “Sono 44 i progetti già definiti e finanziati ma stiamo inserendo altri eventi come la strada degli scrittori e i 100 anni di Camilleri” racconta sempre a Repubblica.
Lampedusa e la Provincia
Resta da recuperare su altri fronti come l’Isola di Lampedusa, inserita nel progetto originale ma mai coinvolta e che ha annunciato l’intenzione di farsi da parte. Proprio Cucinotta farà una “gita” sull’Isola. Un tentativo di capire cosa è andato storto e porre rimedio dialogando col territorio.
Dentro il programma, comunque, ci sono anche il Mandorlo in Fiore e il carnevale di Sciacca perché, sostiene Albergoni, “Non si potevano lasciare fuori le grandi manifestazioni tradizionali”.
Manca di tutto un po’
Ma intanto la Fondazione cerca aiuto. Servono professionisti per la campagna di comunicazione social, per il sito, per gli allestimenti scenici e perfino artisti. La Fondazione sta facendo sondaggi. Chi ha competenza e capacità sarebbe il caso si presentasse per dare una mano






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