Giusi Patti Holmes
Sono Giusi Patti Holmes, giornalista, scrittrice e, soprattutto, un affollato condominio di donne, bizzarre e diversissime tra loro, che mi coabitano. Il mio motto è: "Amunì, seguitemi".
La cucina italiana è diventata patrimonio immateriale dell’UNESCO, cosa che ci inorgoglisce. A rendere, però, questo riconoscimento ancora più significativo sono le motivazioni: “La cucina italiana è loun modo per prendersi cura di se stessi e degli altri, è una miscela culturale e sociale unica al mondo“.
Prendersi cura, essere miscela culturale e sociale, essere frutto, quindi, di incontri tra popoli, tra etnie diverse, che ci hanno lasciato in eredità saperi e sapori. Concetto che si scontra, però, con la politica dei sovranisti alimentari e del loro triste hortus conclusus. Come non ricordare, ad esempio, il Tweet di Giorgia Meloni, del 14 ottobre 2018, che si scagliava contro una scuola di Peschiera Borromeo che aveva osato dare agli alunni il cous cous, cibo considerato da lei nord africano, affermazione da matita blu, essendo parte integrante della tradizione culinaria siciliana e, quindi, italiana?
In conclusione, se ad imperare fosse stato questo pensiero castrante e limitante, nella nostra penisola non sarebbero mai arrivati pomodori, patate, melanzane, peperoni, agrumi… La nostra cucina, insomma, senza la sua multiculturalità, diventata identità, non sarebbe stata di certo così eccezionale da essere riconosciuta “Patrimonio immateriale dell’UNESCO”.
Viva la cucina italiana, caleidoscopio di sapori.
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