Giovanni Pizzo

Ex assessore della Regione Siciliana, scrivo su vari quotidiani. Laureato in economia e commercio

Tutti i post

Qualcosa di idoneo il periodo fascista fece per la Sicilia. Mandò Cesare Mori, il Prefetto di ferro, e furono tempi durissimi per coloro che infrangevano, con prepotenza e violenza, la legge. La morte di questo ragazzo, l’ennesima, che lavorava in un centro storico abbandonato al Far West dovrebbe convincere il ministro Piantedosi a non guardare le veline statistiche che gli mettono davanti i suoi sottoposti, e a mandare qualcuno a Palermo che abbia le giuste idoneità a ristabilire l’ordine pubblico. Perché a Palermo in tante, troppe, zone non c’è. Lo gestiva la mafia, oggi non gli interessa, e non fa più il lavoro sporco per conto dello Stato. 

Oggi come Prefetto ci vuole un superpoliziotto, qualcuno che provenga dalla Celere o dai Nocs, qualcuno che abbia comandato la mobile, non qualcuno che ha visto carte sulle scrivanie, che scaldi una sedia prestigiosa e abiti in una residenza di lusso in via Libertà con signora al seguito. Sembra che ci siano più pistole che poliziotti in giro in città, ed in alcune zone le oattuglie non entrano, perché andrebbero sotto come rapporto di forza, ed in alcuni casi, come alla Vucciria, le hanno prese di brutto. Vogliamo mandare i nostri soldati a Gaza, stanno in Libano, ma a casa nostra chi ci pensa?

Qua non bisogna spostare la patria potestà dal padre alla madre. Ma togliergli per anni la possibilità di vivere e crescere in ambienti che li formano per usare il solo mezzo che conoscono, la violenza. Se c’è da ripristinare il confino, l’obbligo di dimora, l’allontanamento coatto, bisogna farlo ed intervenire prima che il fenomeno, già preoccupante, assuma numeri irrecuperabili. Questo ragazzo ha avuto la colpa di intervenire per dare una mano ai suoi genitori che si “buscano il pane” in quella specie di “bordello” a cielo aperte che è diventato, senza uno straccio di piano commerciale, il centro storico. Ma a Palermo si spara ovunque, da Monreale a Sferracavallo, fino a via Calvi, in pieno centro.

Non è arrivato il momento di dire basta? Cosa deve succedere ancora in questa città perché lo Stato faccia lo Stato. Per forza una strage deve accadere come nel 1992? Quousque tandem?

 

 
 

Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.